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EDITORIA, FISC: «RITIRARE IL DECRETO CHE CANCELLA LE TARIFFE POSTALI AGEVOLATE»

“Ritirare immediatamente il decreto con cui viene disposta la sospensione fino al 31 dicembre 2010 delle agevolazioni postali per l’editoria”. I 186 settimanali cattolici della Fisc (la Federazione che li raggruppa) ribadiscono il proprio appello affinché venga sospeso il decreto ministeriale del 30 marzo 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 31 marzo, in base al quale vengono soppresse le tariffe agevolate postali per tutta l’editoria libraria, quotidiana e periodica. Il decreto è in vigore dal 1° aprile. “Questo atto, piovuto come un fulmine a ciel sereno il giorno dopo le elezioni regionali – dice don Giorgio Zucchelli, presidente della Fisc – ha sollevato notevoli rimostranze dall’intero mondo dell’editoria italiana”. La scorsa settimana, proprio nel giorno dell’entrata in vigore del decreto, la Fisc ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e ai sottosegretari Gianni Letta e Paolo Bonaiuti. Dopo la lettera, racconta don Zucchelli, “il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi – tramite il suo portavoce Raffaele Marmo – mi ha fatto sapere di avere presente il problema e di attivarsi perché il ministro del Tesoro, Giulio Tremonti, ritiri il decreto. Da parte mia ho contattato anche il ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, perché si prenda a cuore questa causa”. “Il decreto – spiega il presidente della Federazione – colpisce soprattutto le testate non profit che vengono diffuse per la maggior parte in abbonamento, quindi mediante il vettore postale”. “Ci chiediamo – aggiunge don Zucchelli – come sia possibile un intervento improvviso di tal genere che potrebbe causare la chiusura di un considerevole numero delle nostre testate cattoliche diocesane. Lo consideriamo un atto gravissimo e antidemocratico perché viene a colpire il pluralismo dell’informazione”. Per tal motivo, prosegue il presidente della Fisc, “esprimiamo la massima contrarietà a questo provvedimento che arriva in un momento in cui tutti gli editori hanno già chiuso la campagna abbonamenti e programmato l’attività del 2010”. La Fisc (186 periodici per 1 milione di copie complessive nell’intero Paese), don Zucchelli, “confida che il presidente Berlusconi e il ministro Tremonti accolgano la propria richiesta di ritirare il decreto. Propone anche di aprire in tempi brevissimi un tavolo per arrivare presto a riordinare il settore editoria in modo da non dover affrontare ogni anno gli stessi problemi, mai risolti, in una continua situazione di incertezza”. “La Fisc – conclude il suo presidente – è disponibile a collaborare per una soluzione giusta e definitiva”.Sir