Italia

FIRENZE, NAPOLITANO: RISCOPRIRE SPIRITO DELLA COSTITUENTE

Confronto. Sforzo comune. Clima costruttivo. Larghe intese. Giorgio Napolitano raccomanda alle forze politiche questo approccio, in sostanza un rinnovato “patriottismo costituzionale”, per varare le riforme della nostra Costituzione, che ha compiuto 60 anni e necessita di qualche cambiamento. Altre volte ha detto che presenta qualche ruga, ma non è da buttare. Oggi il presidente della Repubblica dice: “Dobbiamo aver caro questo libro perché è la base del nostro stare insieme e della nostra unità nazionale”. Lo scandisce a Palazzo Vecchio, in una celebrazione solenne trasmessa in diretta televisiva promossa dal ministro Vanino Chiti e alla quale partecipano rappresentanti di vari partiti. E’ evidente ed esplicito che il presidente vola alto sulle dispute da campagna elettorale e guarda a problemi concreti, innegabili del Paese, e a riforme che il Parlamento, chiunque sarà il vincitore, fra qualche settimana si troverà a rimettere per l’ennesima volta in cantiere. Tutti i tentativi finora sono falliti, uno dietro l’altro. Per evitare l’ennesimo nulla di fatto, il presidente consiglia di riscoprire il “clima costruttivo” che 60 anni fa animò i Costituenti. Napolitano descrive quel clima, perché il suo richiamo non vuole essere retorico o astratto. “Anche allora c’erano polemiche fra i partiti e nei confronti dei partiti”, ricorda. E i costituenti erano uomini in carne ed ossa, con le loro idee e le loro ideologie contrapposte: Vittorio Emanuele Orlando, Nilde Iotti, Aldo Moro, Giorgio la Pira, Giuseppe Dossetti, Amintore Fanfani… Anche allora il paese doveva fronteggiare “sfide complesse”. Eppure il “patriottismo costituzionale” li unì tutti in uno sforzo comune. E oggi? “Oggi – risponde Napolitano – ci sono grandi linee di marcia che possono essere condivise da tutti. Spero che questo spirito di condivisione possa ispirare un clima costruttivo anche nelle relazioni fra cittadini e forze politiche. Ne abbiamo bisogno per vincere le sfide che ci attendono. L’Italia ce la può fare. Dipende dalla capacità di creare questo spirito costruttivo”. C’é molta passione nelle parole del presidente, che tornano insistentemente sulla lezione da cogliere dalla Costituente e sul pragmatismo che si attende da tutte le forze politiche. Lo dice ripetendo esplicitamente l’appello lanciato il 23 gennaio scorso davanti al Parlamento in seduta comune: “Non c’é più nessuno dei partiti che fecero parte dell’ Assemblea Costituente. Tutte le forze politiche che competono per il governo si riconoscono naturalmente nella Costituzione repubblicana che rappresenta oggi più che mai un patrimonio comune. Dunque nessuna forza in campo può rivendicarne l’eredità in esclusiva o usarla contro gli altri. Dunque tutte le forze politiche si possono richiamare ai suoi valori e affrontare insieme, con uno sforzo comune la ricerca del consenso e dell’intesa più larga per ogni specifica revisione”. “Possiamo farcela. Dobbiamo avere fiducia in noi stessi. Molto dipende da noi”, conclude Napolitano.( Alberto Spampinato- ANSA).