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FIUGGI FAMILY FESTIVAL: UNA KERMESSE A MISURA DI FAMIGLIA

“Inserire le famiglie, attraverso il Forum che le rappresenta, nel circuito culturale dello spettacolo e del cinema, che è ancora un veicolo culturale di rilievo”. Questo l’obiettivo del Fiuggi Family Fest (Fff), il festival cinematografico “a misura di famiglia”, che apre i battenti oggi a Fiuggi. A spiegarlo al Sir è Giovanni Giacobbe, presidente del Forum delle associazioni familiari, tra i promotori dell’iniziativa. “Dopo questa manifestazione – continua Giacobbe – il Forum si aspetta un cinema più sensibile ai valori della famiglia”. Il presidente del Forum pensa, in particolare, al ruolo che il cinema può svolgere nei confronti delle giovani generazioni: “Ci sono anche film che hanno un alto valore educativo – dice – ma spesso non è così e non mi riferisco solo a pellicole che toccano problematiche di morale sessuale. Penso, infatti, ai messaggi di violenza che passano al cinema, come in televisione e nelle pubblicità, e che trasmettono messaggi negativi”. In realtà, chiarisce Giacobbe, “non vorrei proporre un’azione moralistica nel cinema, ma un’azione valoriale sì. Anche in una società pluralistica, in cui non c’è più un’etica unanimamente condivisa, esistono comunque dei valori che possono essere accolti da tutti”.Per Giacobbe, il Fiuggi Family Fest può essere anche un modo per “rilanciare il cinema, soprattutto tra i giovani. Quando io ero ragazzo, il cinema svolgeva un ruolo molto importante. C’erano film che mostravano i mali della guerra o che insegnavano i valori della famiglia, della solidarietà, dell’amore per la patria, l’attenzione ai minori abbandonati”. Giacobbe sottolinea la necessità di realizzare nuovamente film per un target familiare dato che le famiglie ci sono “come ha dimostrato il Family Day dell’anno scorso.” “C’è, comunque, bisogno di una maggiore attenzione e in questo anche il cinema può dare una mano”, aggiunge il presidente del Forum che si è mostrato anche soddisfatto per il risultato del sondaggio del Fff lanciato dalle pagine di Famiglia cristiana e del mensile cinematografico Best movie secondo il quale “La vita è bella” di Benigni è il miglior film per famiglie della storia del cinema: “Un film che dimostra – evidenzia Giacobbe – che anche una tragedia si può trasformarte in bellezza e arte, se dietro c’è una famiglia”.

“Questo è un festival diverso dagli altri, con un’identità forte e ad ‘alto rischio’, ma indispensabile. E questo lo posso dire con cognizione di causa essendo marito da 44 anni e regista a 40”: così alla conferenza stampa di inaugurazione del Fiuggi Family Fest (Fff), che si è svolta in tarda mattinata a Fiuggi, ha detto Pupi Avati, che è il presidente della giuria della kermesse cinematografica, che valuterà i nove film inediti in Italia, provenienti da tutto il mondo, che partecipano al concorso promosso nell’ambito del Fff. Una giuria che piace ad Avati perché “costituita da sei famiglie, cioè da non addetti ai lavori e quindi non portatori di pregiudizi”. Perché la famiglia è poco protagonista del cinema: “Il problema – risponde Avati al Sir – è che gli autori sono costretti sempre ad un ruolo di denuncia, mentre manca nella nostra cultura provinciale e asfittica il senso della proposta, come invece avviene nella cultura americana”. In effetti, aggiunge il regista, “già il lieto fine fa storcere il naso ai nostri recensori, a maggior ragione non piacciono gli eroi positivi. Ma una famiglia, che nel fine settimana voglia andare al cinema per distendersi, vorrebbe proprio quel tipo di film”.

“Esiste una maggioranza silenziosa di italiani che non godono dell’attenzione delle principali istituzioni culturali del Paese e i festival cinematografici sono organizzati pensando esclusivamente alla comunità degli addetti ai lavori. È paradossale perché sono le famiglie a garantire il successo al botteghino dei film”. Così Andrea Piersanti, direttore artistico del Fiuggi Family Fest (Fff), oggi alla conferenza stampa di apertura della kermesse cinematografica “a misura di famiglia”. “Con questo festival – ha aggiunto Armando Fumagalli, coordinatore del Comitato scientifico del Fff – vorremmo dare un nostro contributo alla crescita del cinema italiano, aiutandolo a confrontarsi veramente con i propri spettatori, con la società nel suo insieme ampliando i propri i propri confini e il proprio pubblico.”. Inoltre, ha aggiunto Fumagalli, “pensiamo che una maggiore focalizzazione sul target famiglia potrà aiutare anche l’internazionalizzazione del nostro cinema”. Il Fff è un “sogno” che si realizza, per il suo presidente, Gianni Astrei. “Il nostro progetto è costruire un luogo permanente di scambio e di progettazione – ha continuato – per permettere alle industrie dell’intrattenimento familiare di sentire dalla viva voce dei protagonisti quali siano le reali esigenze delle famiglie italiane”.

Sir