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Genova, crollano cento metri del ponte Morandi della A10. Ci sono decine di vittime

È corsa contro il tempo per i soccorritori di Genova che stanno raggiungendo la zona del crollo del Ponte Morandi sulla A10 crollato intorno alle 12. Il tratto interessato è quello che collega il capoluogo ligure a Savona e Ventimiglia. Il tratto crollato, di alcune centinaia di metri, si trova a ridosso di via Walter Fillak, zona densamente abitata. Secondo quanto si apprende, tra le prime ipotesi al vaglio il tratto del viadotto sospeso sarebbe caduto a causa un cedimento strutturale. Nel crollo sarebbero precipitate alcune auto. Il 118 ha dirottato tutte le ambulanze disponibili. Si parla già di vittime e feriti. I mezzi coinvolti sarebbero decine. Diverse auto sono incastrate e schiacciate tra le macerie del ponte dell’autostrada crollato a Genova, mentre alcuni mezzi pesanti sono finiti nel torrente Polvecera. 

«Sotto le macerie ci sono auto, tir, di tutto: son venute giù tutte. Quello è un ponte trafficatissimo, la gente di Genova per saltare il traffico fa sempre quel pezzo di autostrada. E oltretutto su quel pezzo di strada c’è sempre coda: quindi ci si può immaginare cosa è venuto giu’». È la testimonianza di Luca Ventura che stamattina si trovava in coda nella sua auto a poca distanza da dove è crollata parte del ponte Morandi sull’autostrada A10 a Genova. «Stamattina verso ero lì in coda e già da diverso tempo. Ma visto che pioveva molto ho pensato che si fosse allagato qualche sottopasso – aggiunge Luca Ventura – Ma poi guardando nel fiume mi sono accorto che c’erano come delle case dentro il fiume, all’inizio non riuscivo a capire, poi ho realizzato che erano parti del ponte».

«Sto seguendo con la massima apprensione ciò che è accaduto a Genova e che si profila come immane tragedia. Siamo in stretto contatto con Autostrade e stiamo andando sul luogo con il viceministro Rixi. La mia totale vicinanza in queste ore alla città». Lo scrive su Twitter il ministro dei trasporti e infrastrutture, Danilo Toninelli.

Anche il traffico ferroviario nel nodo di Genova è stato sospeso, a causa del crollo del ponte autostradale Morandi, fra Genova Rivarolo e Genova Sampierdarena. La circolazione dei treni è stata fermata dalle 11.40 di questa mattina, spiega Trenitalia, precisando anche che è «in corso la riprogrammazione dell’offerta commerciale con cancellazioni, limitazioni e variazioni di percorso». 

«Avendo ceduto la tratta centrale del ponte, il crollo sembra non aver interessato gli edifici. Questo ha consentito di sgomberare le case. Scavando tra le macerie ci sono già numerose vittime e il numero aumenterà. Il ponte è veramente alto e i voli dei veicoli sono stati davvero impressionanti. Il fatto che si sia trovato qualche superstite è quasi un miracolo». Così il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi ai microfoni del Tg1 poco dopo il crollo del Ponte Morandi a Genova.

Alcuni testimoni che in auto si trovavano vicino al ponte Morando prima del crollo hanno visto «un fulmine colpire il ponte». «Erano da poco passate le 11,30 quando abbiamo visto il fulmine colpire il ponte – ha detto Pietro M. all’Ansa – e abbiamo visto il ponte che si andava giù».

A seguito del cedimento del viadotto autostradale sulla A10, il capo del Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha convocato alle ore 14 il Comitato operativo presso la sede del Dipartimento a Roma, al fine di “assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile”. Il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, seguirà i lavori del Comitato operativo in collegamento telefonico.

Mons. Anselmi (vescovo ausiliare), «zona molto abitata, speriamo minor numero di vittime possibile»

«Stiamo pregando perché ci sia il minor numero possibile di vittime ma sarà molto difficile, perché è una zona molto abitata». Così mons. Nicolò Anselmi, vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Genova, esprime al Sir la sua preoccupazione per il crollo di ponte Morandi sull’autostrada A10 a Genova: si teme che sia crollato sulle abitazioni e che siano stati coinvolti molti veicoli che stavano passando sulla carreggiata. «Non abbiamo altre notizie perché non ci si può avvicinare – dice mons. Anselmi -. Ho parlato con i sacerdoti che abitano lì e sono tutti preoccupati. Speriamo che non ci siano vittime ma è difficile perché è una zona molto abitata».

Toscana offre aiuto: mezzi, farmaci e posti negli ospedali

Dopo il crollo del ponte Morandi, sull’autostrada A10, «La Toscana è pronta a inviare uno o due elicotteri. Sta facendo una ricognizione dei posti letto disponibili in regione, privilegiando ovviamente la zona nord ovest, più vicina a Genova». Inoltre «siamo pronti a partire con il posto medico avanzato, che vede integrati anche specialisti del Meyer. Sono a disposizione ambulanze e personale sanitario del 118. Sono pronte scorte di farmaci, presidi medici e sanitari in genere. Dal Gaslini, l’ospedale pediatrico di Genova, è giunta una richiesta di farmaci». Lo spiegano in una nota diffusa da palazzo Strozzi Sacrati l’assessore regionale alla Salute, Stefania Saccardi, e quello all’Ambiente, Federica Fratoni. Quella di Genova, afferma Saccardi, è «una tragedia terribile. La Toscana è pronta a offrire uomini, ambulanze, farmaci, posti in ospedale. Siamo a disposizione per ogni necessità».

Le fa eco Fratoni, che aggiunge: «È una tragedia immane. Ho contattato l’assessore all’Ambiente e Infrastrutture della Liguria per esprimere la nostra solidarietà. La Regione Toscana, con la protezione civile e la centrale per le maxi emergenze del 118, la centrale remota per le operazioni di soccorso sanitario nazionale, è in contatto con il dipartimento ed è a disposizione per dare sostegno e aiuto alle operazioni». Come previsto dalla normativa, infatti, è stata subito attivata la Centrale remota operazioni soccorso sanitario (Cross). In Italia sono due, Torino e Pistoia, ed entrano in funzione a turno. Questa volta è toccato a Torino, che però ha preallertato anche Pistoia. «Abbiamo dato immediatamente la nostra disponibilità- spiega Piero Paolini, responsabile della centrale operativa 118 di Pistoia e Empoli-, raccordandoci con tutti gli ospedali».

La Prefettura di Genova ha predisposto due numeri dedicati per informazioni e segnalazioni di eventuali persone disperse: 010/5360637-010/5360654.