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LEGGE 40, SCIENZA & VITA DELLA TOSCANA: «DAL MINISTERO DATI FUORVIANTI»

Le associazioni Scienza & Vita della Toscana contestano la lettura che ha fatto il ministro Livia Turco sullo stato dell’arte della procreazione medicalmente assistita, così come regolamentata dalla legge 40/2004. La riduzione del numero dei successi delle tecniche della Fivet (fecondazione in vitro e trasferimento dell’embrione) e dell’Icsi (iniezione dello spermatozoo all’interno dell’ovocito) non è da attribuire – secondo medici e giuristi riuniti nelle associazioni Scienza & Vita di Firenze, Pisa-Livorno, Siena, Pontremoli Lunigiana, Arezzo e San Miniato – alla legge 40/2004: del resto sono in calo anche i successi delle procedure di primo livello che quella normativa non tocca. Secondo i dati Istat c’è un incremento dell’età media delle pazienti sottoposte a Pma nel 2005 rispetto al 2003 (+4,3% delle donne con più di 35 anni) e, com’è noto, con l’aumento dell’età media sale anche la percentuale degli insuccessi della metodica.

La legge 40 – osservano gli esperti di Scienza & Vita – ha avuto il merito di porre fine al fenomeno dell’abbandono degli embrioni (3415 quelli accertati in Italia e 6079 quelli in fase di accertamento). In particolare, per la Toscana – dove i dati sono aggiornati fino alla fine del 2006 – sono in calo le gravidanze gemellari scaturite dalla Pma (-26% rispetto al 2003) e anche la nascita di bambini malformati. I detrattori della legge asserivano che con la normativa la ricerca italiana avrebbe perso competitività: «la realtà – dicono i medici ed i giuristi di Scienza & Vita – ha smentito queste previsioni, come testimoniato dagli eccellenti risultati sulle cellule staminali adulte riconosciuti ai nostri ricercatori».

In conclusione: con la procreazione medicalmente assistita si perdono molti embrioni. Ma alla legge 40 che la regolamenta – frutto di un compromesso laico – le associazioni Scienza & Vita riconoscono il tentativo di individuare un margine di tutela «di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito».