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Lavoro: Istat, a gennaio lieve crescita occupati (+21mila). Tasso di occupazione al 58,7%

«A gennaio – spiega l’Istat – l’occupazione mostra, dopo la stazionarietà rilevata nel mese precedente, un lieve aumento, trainato dalla crescita dei dipendenti permanenti (+56mila), mentre sono in diminuzione i dipendenti a termine (-16mila) e gli indipendenti (-19mila). La crescita dei dipendenti permanenti si mantiene anche nel confronto trimestrale e annuo; su base tendenziale si registra la prima variazione positiva da ottobre 2017».

Stando ai dati diffusi, la crescita coinvolge esclusivamente gli uomini (+27mila) mentre risultano in lieve calo le donne (-6mila).

A gennaio la stima delle persone in cerca di occupazione aumenta dello 0,6% (+15mila). La crescita riguarda quasi esclusivamente gli uomini e le persone oltre i 35 anni.

Nel periodo da novembre 2018 a gennaio 2019 l’occupazione registra un lieve calo rispetto ai tre mesi precedenti (-0,1%, pari a -19mila unità). La flessione riguarda gli uomini e le persone tra i 15 e i 49 anni. Nel periodo diminuiscono i dipendenti a termine e gli indipendenti, mentre si registra un segnale positivo per i dipendenti permanenti.

A gennaio il tasso di disoccupazione è stabile rispetto al mese precedente e si attesta al 10,5%. «La disoccupazione – spiega l’Istat – è in aumento nell’ultimo mese così come nel confronto trimestrale, mentre nei dodici mesi la variazione rimane negativa per tutte le classi di età ad eccezione dei 15-24enni»

A gennaio, l’Istat stima un calo degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,2%, pari a -22mila unità). La diminuzione coinvolge solo gli uomini (-33mila) e si concentra tra i 25-49enni (-48mila). Il tasso di inattività resta stabile al 34,3% per il terzo mese consecutivo.

Nel trimestre al lieve calo degli occupati si associa un aumento delle persone in cerca di occupazione (+1,3%, pari a +35mila) mentre diminuiscono gli inattivi (-0,4%, -53mila).

Su base annua l’occupazione cresce dello 0,7%, pari a +160mila unità. «L’espansione – si legge nella nota – interessa entrambe le componenti di genere concentrandosi esclusivamente tra gli ultracinquantenni (+250mila). Al netto della componente demografica la variazione è positiva per tutte le classi di età tranne i 15-34enni. Crescono soprattutto i dipendenti a termine (+126mila) ma si registrano segnali positivi anche per i dipendenti permanenti (+29mila) e gli indipendenti (+6mila)».

Nei dodici mesi, la crescita degli occupati si accompagna al calo dei disoccupati (-5%, pari a -144mila unità) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1%, -129mila).