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Lavoro: Istat, “ad agosto 2021 -80mila occupati rispetto a luglio ma sono oltre 430mila in più rispetto a gennaio”

“La flessione dell’occupazione (-0,3%, pari a -80mila unità), osservata per gli uomini e in misura più accentuata per le donne, coinvolge dipendenti, autonomi e tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione scende al 58,1% (-0,2 punti)”, spiega l’Istituto nazionale di statistica, offrendo dati provvisori.“La lieve diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-0,2%, pari a -4mila unità rispetto a luglio) si concentra tra gli uomini, i giovani di 15-24 anni e gli ultra 50-enni – specifica il report -. Il tasso di disoccupazione risulta stabile sia nel complesso (9,3%) sia tra i giovani (27,3%)”.Tra luglio e agosto “cresce il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,5%, pari a +64mila unità); l’aumento coinvolge prevalentemente le donne e tutte le classi d’età ad eccezione dei 35-49enni. Il tasso di inattività sale al 35,8% (+0,2 punti)”.Confrontando il trimestre giugno-agosto 2021 con il precedente (marzo-maggio), “il livello dell’occupazione è più elevato dell’1,1%, con un aumento di 241mila unità”.La crescita dell’occupazione, nel confronto trimestrale, “si associa alla diminuzione delle persone in cerca di occupazione (-6,5%, pari a -163mila unità) e a quella degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,0%, pari a -135mila unità)”.A seguito della ripresa dell’occupazione registrata tra febbraio e giugno, “il numero di occupati ad agosto 2021 è superiore a quello di agosto 2020 dello 0,7% (+162mila unità); variazioni ancora negative si registrano per gli indipendenti e per i lavoratori tra i 35 e i 49 anni. Tuttavia, il tasso di occupazione – in aumento di 0,8 punti percentuali – sale per tutte le classi di età”.Rispetto ad agosto 2020, “diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-7,2%, pari a -180mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,7%, pari a -230mila), che era aumentato in misura eccezionale all’inizio dell’emergenza sanitaria”.“Nonostante ad agosto il numero di occupati sia in calo per il secondo mese consecutivo – commenta l’Istat -, la forte crescita registrata nei precedenti cinque mesi ha determinato, rispetto a gennaio 2021, un saldo positivo di oltre 430mila occupati; in particolare, i dipendenti sono cresciuti di 420mila unità e il tasso di occupazione è più alto di 1,3 punti percentuali”.Rispetto ai livelli pre-pandemia (febbraio 2020) “il numero di occupati è inferiore di oltre 390mila unità, il tasso di occupazione e quello di disoccupazione sono più bassi di 0,6 e 0,4 punti rispettivamente, mentre il tasso di inattività è superiore di 1 punto”.