Italia

Migranti: Uecoop/Ixè, il 57% degli italiani boccia il sistema di accoglienza e chiede maggiori controlli

«Non possiamo permettere che l’operato di una fetta di mala cooperazione pregiudichi il lavoro di tante realtà che invece – sottolinea Uecoop in un comunicato – sono in prima linea nell’affrontare nel rispetto delle regole e della trasparenza, come vuole il codice etico di Uecoop, uno dei problemi più urgenti e complessi dei nostri giorni. L’obiettivo è quello indicato da Papa Francesco di accogliere tanti rifugiati quanti si può e quanti si può integrare, educare, dare lavoro con la virtù del governo, che è la prudenza».

Uecoop indica come strategico un sistema di accoglienza basato sulla collaborazione fra pubblico e privato con gruppi di stranieri che vengono autorizzati a restare sul suolo italiano, distribuiti in piccole e medie strutture, più gestibili e controllabili, così come chiede il 62% degli italiani (indagine Uecoop/Ixè). Rimane sostanzialmente moderato l’atteggiamento degli italiani nei confronti dei migranti: c’è chi li considera una risorsa, ma gestendo quote prefissate e respingendo o inviando in altri Paesi europei quelli in eccesso. Otto italiani su dieci (79%) chiedono di far lavorare gli immigrati gratuitamente – per un periodo limitato – in attività di pubblica utilità, come la cura del verde pubblico, la pulizia delle strade, l’agricoltura, la tutela del patrimonio pubblico o la cura degli anziani. Per l’83% dei cittadini è fondamentale che i migranti che giungono nel nostro Paese frequentino un corso obbligatorio di lingua italiana.

L’indagine Uecoop evidenzia, inoltre, che il 30% degli italiani si dichiara infastidito dal fatto che i migranti vengano assistiti senza lavorare, mentre non si riscontrano discriminazioni razziali con solo il 4% che dice di essere preoccupato perché sono diversi e ben il 26% che non si ritiene per nulla disturbato dalla loro presenza. Due terzi dei cittadini vedono con favore l’ipotesi di tirocini gratuiti, predefiniti nel tempo, in aziende private nell’ottica di apprendere un mestiere. Più di 1 italiano su 2 sarebbe inoltre favorevole a coinvolgere gli immigrati nel recupero dei piccoli borghi abbandonati e per combattere lo spopolamento dei territori.