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NATALE: UNICOOP, APRIRE NUOVI MERCATI PER PRESEPI BETLEMME

“L’economia del Presepe su cui si fonda un po’ tutta l’economia di Betlemme, rischia di scomparire per sempre. Occorre intervenire immediatamente creando opportunità alternative di commercializzazione con l’apertura di nuovi mercati”. Lo affermano in una nota Unicoop Firenze e Coop Italia sottolineando che questo è ciò che “hanno cercato di realizzare in questi anni con gli artigiani di Betlemme”. Nell’anno appena trascorso sono stati effettuati acquisti per 700.000 euro con 72 botteghe artigiane coinvolte che danno lavoro a circa 1000 persone. “L’impegno oggi – si legge in una nota – è di rilanciare e potenziare un rapporto che ha quasi sei anni di vita. La situazione sociale ed economica nei Territori dell’Autonomia Palestinese oggi è più esplosiva che mai e comincia a porre problemi di sopravvivenza a milioni di persone. Anche nella regione di Betlemme, tradizionalmente più avvantaggiata e sviluppata per i flussi turistici, i pellegrinaggi e la forte presenza dell’artigianato artistico: il tasso di disoccupazione è attestato sopra il 70%, il degrado sociale ha raggiunto forme mai conosciute, neanche nei momenti più difficili dell’intifada. In questo quadro balza con forza alla ribalta la situazione dell’artigianato artistico del legno e della madreperla, il punto di forza dell’economia della regione di Betlemme: centinaia di piccole aziende sono senza lavoro, molte di esse già chiuse o in liquidazione, con tante famiglie davanti al dilemma della via dell’emigrazione o della povertà assoluta, appena lenita dagli aiuti delle organizzazioni umanitarie e caritative”.

L’inizio del rapporto fra Unicoop Firenze e gli artigiani di Betlemme si può far risalire a Natale 2001, quando la cooperativa inserì nel proprio circuito di vendita 5.000 statuine dei presepi da essi realizzati, rivendute poi a prezzo di costo e senza alcun ricarico. L’iniziativa fu replicata a Natale 2002, con importi molto più importanti: 51.700 pezzi, per un valore complessivo di circa 305 mila euro.

Nel 2003 il rapporto fra Unicoop Firenze e gli artigiani di Betlemme – in particolare con l’organizzazione Handcraft association che conta 72 aziende e dà lavoro a più di mille persone – si è ulteriormente evoluto, con la produzione di coltelli in legno d’olivo. L’idea della cooperativa è stata infatti quella di agire come “facilitatore”, ovvero fare da volano in un’economia troppo specializzata e di nicchia. Si trattava di convincere gli artigiani a diversificare la loro produzione per venderla direttamente nel circuito Coop e iniziare così a produrre per il mercato occidentale. (ANSA).

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