Italia

Registro Unioni civili Roma: don Gentili (Cei), «atti vuoti da non equiparare a matrimonio»

È il Parlamento, ad avviso di don Gentili, il solo luogo in cui questo dibattito andrebbe condotto, tenendo però presente che «siamo in un momento in cui la famiglia composta da un uomo e una donna sembra essere minoritaria, mentre è la realtà che porta avanti questo Paese, che va custodita e sostenuta». «Tutte le persone di buona volontà – prosegue – possono riconoscere la bellezza della differenza, il diritto dei bambini ad avere un papà e una mamma». «Un omosessuale che viva in modo limpido la sua relazione – osserva – sa bene che, con il suo compagno, non potranno essere genitori, a meno di ricorrere a strade tortuose e poco chiare. Questo non cancella l’amore tra le due persone, ma è un dato di realtà. Perciò si trovino pure nuove vie per accompagnare le diverse forme di unione, ma senza equipararle al matrimonio». E, a proposito dell’impegno del Parlamento, “l’auspicio è che legiferi a favore della famiglia vera, aperta alla vita. Un uomo e una donna legati tra loro in modo stabile sono una risorsa per la società, oggi misconosciuta soprattutto a livello fiscale. Ci vuole un grande impegno a favore di chi realmente porta avanti questo Paese”.