Italia

SCORIE NUCLEARI, IL GOVERNO ISTITUISCE UNA COMMISSIONE PER INDIVIDUARE IL SITO PIU’ IDONEO

Il Consiglio dei Ministri ha deciso l’istituzione di una commissione di scienziati, designati da Stato e regioni, che dovrà decidere «tra tutti i siti potenzialmente adatti, oltre a Scanzano, quello che ha le caratteristiche migliori per stoccare definitivamente le scorie nucleari». Lo ha afferma in una dichiarazione il ministro per i Rapporti con il parlamento Carlo Giovanardi al termine della riunione del Consiglio dei Ministri.

«Il Consiglio dei Ministri – dice il ministro – ha formalizzato sotto forma di emendamenti gli orientamenti già discussi ed approvati nella seduta della settimana scorsa del Consiglio dei Ministri. È stata confermata infatti la validità del decreto, la messa in sicurezza provvisoria delle scorie laddove sono attualmente stoccate la disponibilità ad approfondire la designazione di un sito unico di stoccaggio definitivo attraverso la costituzione di una commissione».

Intanto in Basilicata si sta festeggiando nei blocchi e nei presidi dopo aver appreso che il nome di Scanzano è stato cancellato dal decreto sul sito delle scorie nucleari. Caroselli di auto si segnalano in diversi comuni del metapontino. «Bello, bello, bello» è il commento di uno dei portavoce del «campo base» di «Terzo Cavone».

«È finito un incubo». Così il presidente della regione Basilicata, Filippo Bubbico, ha commentato a caldo la notizia della cancellazione, da parte del Cdm, di Scanzano Jonico dal decreto che indicava nel comune lucano il deposito nazionale delle scorie nucleari. «Da quello che ho appreso – ha dichiarato sommerso da microfoni e telecamere in una sala stampa gremita di Palazzo Chigi – è stato deciso di reimpostare il discorso su un percorso nuovo e rispettoso di regole e procedure. Questo contribuirà a costruire le condizioni ideali per arrivare alla soluzione più efficace». E a chi gli chiedeva se dopo le analisi approfondite Scanzano possa rientrare dalla finestra, Bubbico ha risposto che «alla fine del percorso non è detto che l’Italia abbia poi bisogno di un sito geologico per accogliere i rifiuti radioattivi». L’auspicio di Bubbico è che ora, dopo aver impostato un percorso per individuare strumenti adeguati di risposta al problema scorie, venga assunto uno scenario europeo e di riferimento alle convenzioni internazionali». «La soddisfazione di oggi – ha concluso Bubbico – spero che pervada i cittadini che in questi giorni hanno manifestato la loro contrarietà al decreto». (ANSA).

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