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SETTIMANALI CATTOLICI: REGGIO CALABRIA, DA OGGI AL 5 MAGGIO, PER UN REGIONALISMO CONDIVISO

“Stato e Regioni: unità e autonomie. Per un regionalismo condiviso”: di questo si discuterà nel convegno nazionale promosso dalla Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici), da oggi al 5 maggio a Reggio Calabria, in occasione del 60° della fondazione de “L’Avvenire di Calabria”. “Abbiamo voluto concentrare l’attenzione – spiega il presidente della Fisc, don Giorgio Zucchelli – sul tema regionale che coinvolge le autonomie locali, valore che è sempre stato a cuore alla tradizione cattolica”. Insomma, occorre “valorizzare la diversità delle singole regioni”, però “senza mettere in difficoltà l’unità nazionale”, precisa don Zucchelli, che sottolinea: “Una forte autonomia regionale permetterà alle regioni del Sud di governarsi autonomamente e sviluppare quella rete di rapporti sociali che possano favorire lo sviluppo, non solo economico, secondo le proprie peculiari caratteristiche. Il tutto nella prospettiva della sussidiarietà”. “L’unità nazionale – aggiunge – non va intesa solo ‘giuridicamente’, ma soprattutto ‘solidaristicamente’: “non siamo solo uno Stato unico, ma uno Stato solidale che sa equilibrare tra regioni più forti e regioni più deboli. In questa prospettiva si potrà superare l’idea ‘assistenzialistica’ e dare alle regioni del Sud gli strumenti non solo istituzionali per recuperare il divario esistente nei confronti del Nord”.

Per don Zucchelli “non basterà certo l’autonomia regionale per risolvere il problema” del divario Nord-Sud, ma “bisognerà lavorare molto a livello di società civile” e “in questo ambito potranno avere un ruolo i nostri giornali”. Infatti, “da tempo è viva, all’interno dei settimanali della Fisc, la coscienza che il livello regionale è abbastanza trascurato dalla stampa nazionale. Questa riflessione ha già portato il Sir ad attivare da due anni un servizio regionale e alcuni settimanali di carattere regionale (ad esempio, Toscana Oggi e La Voce, Umbria) già producono una consistente informazione regionale”. La maggiore “vicinanza” del livello regionale, prosegue Zucchelli, “permetterà ai nostri giornali di essere ancor più protagonisti della società locale. Soprattutto nei settori sensibili, quali appunto la famiglia, la libertà d’educazione, la sanità, l’assistenza che diverranno sempre più competenza delle regioni”. Senza trascurare la solidarietà nazionale, “dovremo diventare attori propositivi nella grande sfida della sussidiarietà a livello regionale che poi ricade sul livello comunale e quindi locale, coinvolgendo direttamente anche la comunità ecclesiale”. “La regione così intesa – conclude – darà la possibilità anche alle Chiese di essere protagoniste e ai nostri giornali, giornali di Chiesa e della gente, di farsi attori privilegiati”.

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