Italia

STATO GIURIDICO INSEGNANTI DI RELIGIONE, APPROVAZIONE DEFINITIVA

“E’ un punto di arrivo importante: sin dal 1985 aspettavamo questo risultato che va a colmare un vuoto legislativo che esisteva nella legislazione italiana”. Lo ha detto mons. Cesare Nosiglia, presidente della Commissione episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università della Cei, commentando l’approvazione definitiva della normativa sugli insegnanti di religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado, avvenuta ieri alla Camera dei Deputati con 252 sì (Cdl, Margherita, Udeur), 115 no (Ds, Sdi, Prc, Pdc e il repubblicano La Malfa) e 13 astenuti.

“E’ un traguardo che ha sempre trovato nella Cei – ha aggiunto – una costante ed operosa attenzione perché è giusto che un insegnante di religione abbia diritti e doveri come tutti gli altri docenti. Una legge, quindi, positiva ed incoraggiante non solo per gli insegnanti ma anche per dare piena validità scolastica all’insegnamento della religione cattolica nella scuola. Adesso, come per altro sta già avvenendo, si continuerà a qualificare la formazione di questi docenti sia sul piano dei contenuti teologici che culturali affinché possano dare il loro apporto nell’ambito della riforma che è in atto nella scuola stessa”.

La legge appena approvata – che prevede l’inserimento in ruolo degli oltre 20 mila insegnanti di religione cattolica attraverso il superamento di un concorso – si muove, secondo mons. Nosiglia, nel “rispetto degli accordi concordatari che configurano il docente di religione ad un docente nominato dallo Stato, su proposta del Vescovo, per poter insegnare una disciplina che è offerta a tutti gli alunni che intendono avvalersene”.

“Si tratta di una tardiva conseguenza della revisione del Concordato di 20 anni fa: il concepire, infatti, l’insegnamento della religione cattolica non come insegnamento catechistico ma come esperienza culturale in dialogo con le altre discipline scolastiche, comporta finalmente il venir meno di un regime di separatezza”: così Luciano Corradini, presidente dell’Unione insegnanti medi italiani (Uciim), ha commentato la notizia del voto definitivo della Camera sulla nuova normativa degli insegnanti di religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado. La legge interessa oltre 20 mila docenti e prevede l’inserimento in ruolo degli Irc attraverso il superamento di un concorso. E’ prevista l’assunzione a tempo indeterminato ma qualora dovesse essere revocata l’idoneità riconosciuta dalla diocesi, è previsto il ricorso alla mobilità. “L’Uciim – ha proseguito Corradini – saluta con favore questa conclusione del percorso legislativo alla quale ha dato il suo contributo anche se non ignora le difficoltà che le soluzioni proposte hanno dovuto superare. La legge rappresenta un’occasione importante e una responsabilità per gli insegnanti della religione cattolica per inserirsi a pieno titolo nella comunità scolastica e nella logica istituzionale che richiede fondamentale rispetto delle libertà in gioco”.Sir