Tragedia a Lampedusa: mons. Perego (Migrantes), «Presidiare il mediterraneo»
«Fuggivano dalla fame, dalla mancanza di acqua, dalla violenza e dalla guerra e li abbiamo fatti morire di freddo nel nostro Mare Mediterraneo». A parlare è monsignor Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes, dopo la tragedia nel Mediterraneo con la morte, fino ad ora, di 29 migranti.
«Una morte annunciata su una nave in viaggio verso Lampedusa. Un numero - aggiunge il sacerdote - che potrebbe essere destinato ad aumentare, visto la grave situazione di salute di altre persone. Una vergogna che l'Europa avrebbe potuto risparmiarsi se non avesse abbandonato con troppa superficialità l'operazione Mare Nostrum, che aveva indicato una strada europea per intercettare, salvare e accompagnare persone che, lo sappiamo, sono in fuga da Paesi in guerra come Siria, Palestina, Somalia, Eritrea, Nigeria, da una situazione ambientale drammatica come il Bangladesh». «La speranza - conclude - è che questa tragedia aiuti l'Europa ad essere consapevole che non può abbandonare in mare persone in fuga. La tutela del diritto alla protezione internazionale oggi deve avvenire a partire dal presidiare il Mediterraneo, non lasciandolo ai trafficanti di esseri umani».
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