Italia

Una strada per unire città israeliane e palestinesi

di Mauro BanchiniE’ stato detto che la cosa sarebbe piaciuta molto al sindaco dei Colloqui Mediterranei. Manca la controprova, ma di sicuro – nel paradiso dei sindaci santi – Giorgio La Pira guarda con benevolenza l’idea su cui da qualche anno si ragiona in terra toscana osservando con trepidazione, ma anche con speranza, ciò che di contraddittorio accade in Terra Santa. L’idea – che fino al 1° maggio è fisicamente visibile in uno stand della Mostra Artigianato, a Firenze – riguarda una strada particolare, affascinante: quella che, nel nord delle terre calpestate da Gesù, collega Akko in Israele con Gerico in Palestina passando per Haifa, Tulkarem, Taybeth e Nablus. Tre città israeliana e tre palestinesi unite da un progetto di turismo e valorizzazione dei prodotti tipici ideato, a fine anni Novanta, dalla Regione Toscana con fondi propri e un significativo sostegno dell’Unione Europea; un progetto che, con gli anni, ha attraversato le tante tribolazioni di una terra fortemente tribolata; un progetto su cui si sono concentrati enti locali toscani insieme a tre ong Ucodep, Cospe, Medina, riunite in un’apposita struttura (Co.opera) che tutte le rappresenta e svolge ruoli di segretariato operativo.

Nei giorni della settantesima edizione di una mostra che esalta i valori del lavoro artigianale, Firenze sta dunque ospitando uno stand (al piano attico della Fortezza da Basso, nel settore «gusto») nel quale è raccontata la storia di Med Cooperation per realizzare «una strada di pace e di sviluppo per il Mediterraneo». Vengono esposti pannelli – potranno essere utilizzati per ulteriori iniziative – che raccontano la storia di una strada capace di attraversare territori densi di storia e di monumenti da recuperare a una libera fruizione cultural-turistica. E c’è modo di vedere gli artigiani locali gustando prodotti tipici dell’agricoltura e della gastronomia: olio, vino, dolci, spezie. Tutto è raccontato anche in un sito www.mediacooperation.it mentre in Toscana si stanno svolgendo, e altri sono in programma, corsi di formazione professionale per aiutare i giovani palestinesi e i coetanei israeliani a gestire le opportunità di una strada che in inglese viene chiamata «Northen Holy Land Cultural Road», la strada del patrimonio culturale che si trova in questo nord di terre chiamata sante ma troppo spesso insanguinate dalla violenza e dal terrorismo.

Le province (Firenze, Arezzo, Pisa, Pistoia, Siena) e i comuni toscani (Firenze, Fiesole, Borgo San Lorenzo, Arezzo, Montevarchi, San Giovanni Valdarno, Pisa, Pontedera, Quarrata, Siena, Empoli, Livorno, Pitigliano), sono uniti – sottolinea l’assessore regionale Massimo Toschi – nel tentativo di «portare una piccola ma significativa azione di pace ribadendo ancora una volta la più ferma condanna per ogni azione terroristica e di violenza».

In effetti sarebbe piaciuta a Giorgio La Pira, quella strada che dai suk di San Giovanni d’Acri, porto fin dall’epoca fenicia, conduce alla mitica Gerico, la città più antica del mondo.Nella foto, il sicomoro di Zaccheo, a Gerico

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