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Bielorussia: Sassoli al Consiglio europeo, “non si può essere spettatori inermi su quanto accade a un popolo amico. Subito nuove elezioni”

“A Minsk e nelle altre città, cittadine e cittadini si battono per valori che conosciamo bene, perché sono a fondamento della nostra Unione: dignità della persona, rispetto dei diritti umani, libertà, democrazia”. Sono parole del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, al summit Ue straordinario – in videoconferenza – dedicato alla situazione in Bielorussia e presieduto da Charles Michel, presidente del Consiglio europeo. 

“Ritengo che sia nostro dovere, non solo come vicini e amici, ma soprattutto come rappresentanti di istituzioni democratiche aiutare i cittadini bielorussi nel loro cammino verso la loro autodeterminazione e decidere con fermezza le conseguenze per coloro che commettono violenza”. “Dobbiamo farlo, non solo perché le opinioni pubbliche dell’est e dell’ovest dell’Ue si aspettano questo da noi, ma anche perché non sarebbe tollerabile restare spettatori inermi o distratti su quanto accade ad un popolo amico al di là della nostra frontiera”. Sassoli ha scandito: “Abbiamo un compito: sostenere la richiesta dei cittadini di poter svolgere al più presto nuove elezioni e garantire che gli atti di violenza e tortura siano accertati e puniti”. “Dobbiamo insistere attraverso tutti i canali affinché i prigionieri arrestati dopo il 9 agosto vengano rilasciati, riabilitati e risarciti”.

“Il futuro della Bielorussia può essere deciso solo ed esclusivamente dai suoi cittadini nel quadro della normale dinamica democratica e nel rispetto delle libertà. Non sarebbero tollerabili interventi esterni nella crisi che attraversa il Paese”. Lo ha affermato il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, in apertura del Consiglio europeo straordinario – in videoconferenza – riunito per discutere la situazione in Bielorussia. “I timori di una escalation di attività repressive e militari sono molto forti e a quanti credono di poterci dividerci voglio dire subito che non vi sono europei tranquilli: tutti gli europei sono preoccupati, allarmati e i nostri sentimenti saranno confermati anche nelle conclusioni di questo Consiglio”. Sassoli ha osservato: “Penso siate tutti d’accordo che sia nostro compito fare il possibile per fermare questa violenza e consentire che i responsabili rispondano delle loro azioni davanti alla giustizia”.

“L’adozione di misure sanzionatorie è un importante strumento a disposizione dell’Unione europea e il Parlamento invita il Consiglio a farvi ricorso al più presto per accertare e punire le gravi violazioni dei diritti umani, considerando anche l’opportunità di intervenire congelando il patrimonio di coloro che stanno abusando del loro potere e violando le libertà fondamentali dei cittadini”. David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, intervenendo al Consiglio europeo straordinario – in videoconferenza – dedicato alla situazione in Bielorussia, ha evocato anche l’ipotesi delle sanzioni contro il regime di Alexander Lukashenko, che sembra intenzionato a usare la forza contro le crescenti proteste di piazza dopo le elezioni – giudicate irregolari – che lo hanno eletto per la sesta volta alla guida del Paese. La situazione si fa tesa, Lukashenko muove le truppe ai confini con Polonia e Paesi baltici, mentre da Mosca Putin sostiene il dittatore. Sassoli ha aggiunto nel suo discorso: “Siamo profondamente preoccupati per la violazione dei diritti umani e crediamo che l’unica via da seguire sia quella del dialogo con tutti gli attori nazionali e internazionali per trovare una soluzione pacifica”.