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Egitto: Moussa, «Al-Azhar e Papa Francesco insieme per la pace»

In vista dell'imminente viaggio di Papa Francesco in Egitto il Sir ha intervistato Abdel Rahman Moussa, consigliere per le relazioni esterne del Grande Imam di Al Azhar, Ahmad al-Tayyib in cui spiega gli scopi della conferenza internazionale per la pace alla quale prenderà parte il Papa.

(dagli inviati Sir al Cairo) – Oltre 200 personalità da tutto il mondo, delegati di al-Azhar e rappresentanti delle principali Chiese del Medio Oriente per approfondire il dialogo e lavorare insieme per ricercare la pace. Parte con questi auspici la Conferenza internazionale per la pace, voluta dall’Università di al-Azhar, la più autorevole istituzione religiosa e accademica dell’islam sunnita, che si svolgerà al Cairo il 28 aprile cui parteciperà anche Papa Francesco, per una delle tappe della sua prossima visita apostolica in Egitto (28-29 aprile).

In un’intervista rilasciata al Sir Abdel Rahman Moussa, consigliere per le relazioni esterne del Grande Imam di Al Azhar, Ahmad al-Tayyib, sottolinea che «Papa Francesco è uno dei principali leader che può condurre il mondo verso la pace e la sicurezza. Per questo abbiamo deciso di riallacciare i rapporti di dialogo perché lo consideriamo un uomo moderato, di pace. Speriamo che questa Conferenza sia una luce in questo tempo triste e miserevole che stiamo vivendo, colpito da questi atti di terrorismo in tutto il mondo». Dalla Conferenza, spiega Moussa, uscirà «una dichiarazione finale che sarà un appello alla pace nel mondo, un’esortazione a tutti per fermare ogni atto di terrorismo dovunque nel pianeta». «Siamo tristi per ciò che è accaduto le scorse settimane», dichiara Moussa con un chiaro riferimento anche agli attentati nelle chiese cristiane della Domenica delle Palme: «Abbiamo festeggiato gli stessi eventi con i nostri fratelli cristiani. Nella conferenza lanceremo un appello per la pace a tutti i leader politici e religiosi. Al-Azhar e Papa Francesco insieme per la pace. Siamo convinti che ce la faremo, Inshallah!».