Mondo

Eurostat: Ue, 3 milioni di permessi di soggiorno nel 2017. Record in Polonia. Motivi di lavoro e studio

Nel 2017 sono stati emessi nell'Unione europea 3,1 milioni di nuovi permessi di soggiorno per cittadini di Paesi terzi: lo rileva Eurostat con uno studio pubblicato oggi. «Tale numero è aumentato di quasi il 4% (112.000) rispetto al 2016». 

(Bruxelles) I motivi di lavoro rappresentano quasi un terzo (32%) di tutti i nuovi permessi di soggiorno rilasciati nel 2017, seguono i motivi di famiglia (26%) e l’istruzione (17%), mentre altri motivi, inclusa la protezione internazionale, hanno rappresentato il 24%. «L’aumento del numero totale di nuovi permessi di soggiorno nel 2017 rispetto al 2016 è dovuto principalmente – scrive Eurostat – all’aumento del numero di nuovi permessi rilasciati per motivi di lavoro e per motivi legati all’istruzione».

Nel 2017, poco più di uno su cinque nuovi permessi di soggiorno Ue sono stati rilasciati in Polonia (683.000 permessi di soggiorno rilasciati, ovvero il 22% del numero totale). Seguono Germania (535.000, pari al 17%), Regno Unito (517.000, 16%), Francia (250.000, 8%), Spagna (231.000, 7%), Italia (187.000, 6%) e Svezia (130.000, 4%). «In relazione alla popolazione di ciascuno Stato membro, i tassi più elevati di nuovi permessi di soggiorno rilasciati nel 2017 sono stati registrati a Malta (23 nuovi permessi rilasciati per mille abitanti), Cipro (22), Polonia (18), Svezia (13) e Lussemburgo (12). Per l’Ue nel suo complesso nel 2017 sono stati emessi 6 nuovi permessi di soggiorno per mille abitanti.

Nel 2017, in undici Stati membri, la maggior parte dei permessi di soggiorno rilasciati riguardava motivi legati all’occupazione, con le percentuali più elevate riscontrate in Polonia, Lituania, Croazia e Slovenia. In 10 Stati membri, spiega Eurostat, la maggior parte delle autorizzazioni rilasciate era dovuta a motivi familiari, con un record in Italia (il 60% di tutti i permessi di soggiorno rilasciati nello Stato membro), poi in Spagna (54% ) e in Belgio (51%). L’istruzione è stata la ragione principale in Irlanda (il 58% di tutti i permessi), Regno Unito (35%) e Romania (34%). I cittadini ucraini (662.000 beneficiari, di cui quasi l’88% in Polonia) sono quelli che hanno ricevuto il maggior numero di permessi nell’Ue, seguiti da siriani (223.000, di cui quasi i due terzi in Germania), cinesi, indiani, statunitensi, marocchini, afghani. In Italia sono giunte persone soprattutto da Albania, Marocco e Cina.