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G7: Oxfam ai 7 Grandi, «contro le disuguaglianze occorre passare dalle parole ai fatti»

A metà 2018, nei Paesi del G7 il top-10% possedeva oltre la metà della ricchezza nazionale, la metà più povera della popolazione non più del 10%. Per raggiungere il reddito medio nei loro Paesi ai giovani delle famiglie meno abbienti potrebbero servire oggi più di 150 anni. Lo rileva l’Oxfam alla vigilia del vertice di Biarritz (24-26 agosto) dei capi di Stato e di Governo del G7. 

Di qui un appello ai 7 Grandi per l’adozione di azioni concrete volte alla riduzione di disparità sempre più insostenibili. «Ai Governi del G7 – spiega Francesco Petrelli, senior advisor di Oxfam Italia – chiediamo di passare dalla retorica ai fatti». Un richiamo «urgente» nell’attuale contesto politico italiano, «in cui auspichiamo che il superamento della crisi politica possa dare vita ad un Governo realmente capace di dare risposte efficaci per il contrasto alla disuguaglianza che attanaglia anche il nostro Paese».

Serve insomma un’azione «libera da condizionamenti degli interessi di parte, che assuma la giustizia e sostenibilità sociale ed ambientale, come propria stella polare» rafforzando «l’efficacia, l’equità e la portata redistributiva dei sistemi fiscali e dei trasferimenti sociali; contrastando gli abusi fiscali; investendo maggiori risorse nel miglioramento dei servizi pubblici come sanità e istruzione; ampliando le tutele e i diritti di chi lavora; incentivando le imprese ad assumere i più alti standard di responsabilità sociale, di governance fiscale ed ambientale. Senza dimenticare i nostri impegni, oggi disattesi, di solidarietà internazionale». Un punto, conclude l’appello, «su cui è necessario incrementare la quantità e migliorare la qualità degli aiuti ai paesi in via di sviluppo, in settori capaci di ridurre povertà e disuguaglianze e di mitigare l’impatto del cambiamento climatico, nei contesti più vulnerabili del pianeta».