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Gerusalemme: Abbas, distrutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace

Questo passo «distrugge tutti gli sforzi che sono stati fatti per raggiungere la pace» e segna «l’uscita degli Stati Uniti dai negoziati del processo di pace». È quanto afferma Mahmoud Abbas, presidente dell’Autorità palestinese, in una dichiarazione trasmessa in televisione ieri sera, dopo l’annuncio di Trump: «È tempo di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele».

La decisione americana dà «legittimità e incoraggiamento a continuare la politica di occupazione» ha detto Abbas che ha ammonito che la decisione «servirà ai gruppi terroristici a trasformare il conflitto nella nostra regione in una guerra religiosa». Abbas fa più volte riferimento ai Paesi amici, alla comunità internazionale e alla comunità araba con cui nei prossimi giorni cercherà «la risposta» e una via di «negoziazione», per ritrovare «coraggio per l’unità e la vittoria del nostro popolo per la libertà e l’indipendenza». Ci sarà un «incontro di emergenza» nei prossimi giorni, annuncia Abbas, per «definire la strategia per la liberazione della Palestina». «Gerusalemme è una città di pace ed è e sarà la capitale della Palestina per sempre», sottolinea il leader palestinese. «Non ci saranno decisioni che lo potranno cambiare», perché non si possono «cambiare la storia e l’identità di Gerusalemme».

«La decisione di Trump non cambierà la storia di Gerusalemme e non darà nessuna legittimità a Israele su questo argomento». E conclude: «Con la nostra resistenza e la nostra fede, i nostri diritti e la nostra unità nazionale e la nostra posizione, con i nostri amici islamici e arabi e in tutto il mondo, lotteremo per difendere una Gerusalemme di pace e di libertà e raggiungeremo l’indipendenza nazionale».