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Libia: Tripoli chiede aiuto militare alla Turchia. Onu e Italia in campo per evitare un nuovo bagno di sangue

Tripoli lancia la richiesta di aiuto militare ad Ankara contro l'invasione delle truppe del generale Khalifa Haftar, aprendo un nuovo pericoloso capitolo nella guerra in Libia. Una guerra per procura, l'ha definita il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che ieri a Brindisi ha accolto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, alla cerimonia per il 25esimo anniversario del Centro servizi globale delle Nazioni Unite, confermando tutto l'appoggio alla missione dell'Onu. 

«Siamo impegnati nella ricerca di una soluzione tempestiva della crisi libica: l’Italia nei prossimi giorni nominerà un inviato speciale per la Libia che risponderà al ministero degli Esteri e si occuperà di favorire il dialogo con le varie parti libiche». «Sarà una persona agile, in grado di parlare con tutte le parti coinvolte, sia quelle interne che quelle esterne», ha confermato in un’intervista all’agenzia Agi, la sua vice, Emanuela Del Re. «È indispensabile evitare il bagno di sangue che si rischia con il ricorso alle armi».