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Nicaragua: Ortega ritira riforma delle pensioni, ma resta alta la tensione. Gli appelli dei vescovi

Secondo l'emittente Tele Sur il presidente del Nicaragua Daniel Ortega avrebbe deciso il ritiro della riforma delle pensioni, che ha provocato forti scontri nel Paese. Ma resta di grande tensione la situazione in Nicaragua, dopo le proteste, perlopiù pacifiche degli studenti universitari, iniziate mercoledì scorso, per la riforma della previdenza decisa dal Governo del presidente Daniel Ortega e la repressione dell'esercito e della Polizia, che ha causato almeno 25 morti.

Anche papa Francesco, ieri, durante il Regina Coeli, ha fatto sentire la sua voce: «Si eviti un inutile spargimento di sangue e le questioni aperte siano risolte pacificamente e con senso di responsabilità», è stato l’appello del Santo Padre, che si è detto «molto preoccupato per quanto sta accadendo in questi giorni in Nicaragua, dove, in seguito a una protesta sociale, si sono verificati scontri, che hanno causato anche alcune vittime». «Esprimo la mia vicinanza nella preghiera a quell’amato Paese – ha detto il Pontefice – e mi unisco ai vescovi nel chiedere che cessi ogni violenza, si eviti un inutile spargimento di sangue e le questioni aperte siano risolte pacificamente e con senso di responsabilità».

La Conferenza episcopale nicaraguense (Cen) era intervenuta venerdì con un comunicato firmato da tutti i vescovi del paese, nel quale si scriveva: «Invitiamo le autorità del Paese ad ascoltare il grido dei giovani nicaraguensi e la voce di altri settori della società che si sono espressi sulle riforme dell’Istituto di sicurezza sociale del Nicaragua (Inss) e di abrogare le riforme alle politiche di quell’Istituto. Tornare indietro sulle decisioni prese è un segno di umanità, ascoltare è segno di buon senso, cercare a tutti i costi la pace è saggezza».

Pertanto, «ancora una volta, invitiamo gli autori di queste riforme a considerare il dialogo come possibilità per risolvere questo conflitto». I vescovi hanno poi invitato tutti i soggetti coinvolti a evitare qualunque violenza: «Esortiamo il popolo nicaraguense ad esercitare il proprio diritto a manifestare pacificamente da valori civici ed evangelici».

Nella giornata di sabato il cardinale Leopoldo Brenes, arcivescovo di Managua e presidente della Cen e il vescovo ausiliare di Managua, mons. Silvio José Báez, sono scesi in piazza per incontrare i giovani universitari: «Vi invito a usare sempre il dialogo come miglior mezzo per la soluzione dei problemi», ha detto il card. Brenes.

«Vorrei ringraziarvi a nome della Chiesa, perché siete la riserva morale che abbiamo», queste le parole di mons. Báez, in questi giorni molto attivo su Twitter per denunciare le repressioni delle forze statali, che in un caso sono anche penetrate nella cattedrale di Managua.

In un tweet il vescovo ausiliare di Managua chiede al presidente Ortega di deporre «l’arroganza, di ascoltare il popolo, di aprirsi al dialogo con tutta la società».