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Nigeria: strage in una scuola a Yobe, Boko Haram uccide 42 bambini

Un gruppo di miliziani islamisti della cellula integralista Boko Haram ha attaccato questa mattina una scuola media nella città nigeriana di Mamudo, nello stato di Yobe, uccidendo 42 persone, di cui gran parte studenti.

Secondo quanto riferito da fonti mediche e locali alcuni bambini sarebbero stati persino bruciati vivi. “Abbiamo ricevuto 42 cadaveri trs studenti e altro personale della scuola di Mamudo. Alcuni di loro riportavano ferite da arma da fuoco, altri avevano i corpi ustionati”, ha dichiarato Haliru Aliyu, del Potiskum General Hospital.

Il 16 maggio scorso, per la prima volta, il governo nigeriano aveva annunciato il lancio di un’offensiva contro Boko Haram dispiegando circa 2 mila soldati per riconquistare le aree di territorio occupate dagli insorti. Fondato dall’ormai defunto Mohammed Yusuf nel 2002, nella città di Maiduguri, il Popolo per la Propagazione degli Insegnamenti del Profeta e della Jihad, meglio noto in lingua Hausa come Boko Haram, è un’organizzazione terroristica jihadista diffusa nel nordest della Nigeria e nota per diversi attacchi condotti nei confronti della comunità cristiana residente nel Paese. Il movimento, diviso in tre fazioni, è responsabile di oltre 900 omicidi nel 2012 ed è organizzato come una vera e propria setta musulmana che ha l’obiettivo di abolire il sistema secolare imponendo la Sharia nella regione. Prima che il gruppo divenisse noto internazionalmente dopo le violenze religiose in Nigeria del 2009, non aveva una struttura chiara o una catena di comando evidente.

Secondo fonti statunitensi Boko Haram sarebbe legato indirettamente all’Aqmi (Al Qaeda nel Maghreb islamico), ma ad oggi non vi è alcuna prova di un’intesa tra le due organizzazioni o di un sostegno materiale fornito dalle milizie qadeiste. Il movimento è da sempre ostile all’immaginario collettivo occidentale, ha la consuetudine di esaltare pubblicamente la propria ideologia anche attraverso l’ausilio dei media internazionali, nonostante il suo stesso ex leader Yusuf fosse, dal canto suo, un uomo colto e benestante al quale piaceva viaggiare a bordo di una Mercedes Benz da decine di migliaia di dollari. I membri di Boko Haram non godono di alcun sostegno da parte della popolazione nigeriana-musulmana, al contrario, si sono resi protagonisti in passato di numerosi omidici nei confronti di qualsiasi soggetto criticasse la loro condotta, inclusi alti esponenti islamici. Ostili al concetto di ‘scienza moderna’, in un’intervista del 2009 rilasciata alla Bbc il loro leader respinse “la nozione di Terra sferica” e “la teoria darwiniana sull’evoluzione della specie”, poiché “in contrasto con l’insegnamento islamico”. Il quartier loro generale è collocato in un piccolo villaggio lungo il confine con il Niger e negli ultimi anni la cellula islamista ha avviato una campagna di reclutamento di jihadisti provenienti prevalentemente dal Ciad.

A gennaio del 2012, il vice di Yusuf, Abubakar Shekau, è apparso in un video pubblicato su YouTube lasciando intendere di essere il nuovo leader dell’organizzazione. Tra gli attacchi più brutali condotti contro contro la comunità cristiana residente nel Paese, si ricordano gli attentati suicidi sferrati contro tre Chiese di Kaduna a seguito dei quali persero la vita circa 50 persone. Nel febbraio del 2012 alcuni funzionari del movimento, dopo essere stati tratti in arresto dalle autorità locali, hanno confessato di “ricevere finanziamenti da cellule operative in Arabia Saudita e nel Regno Unito” grazie all’intermediazione dell’Aqmi.