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Venezuela: presidente vescovi, «situazione politica e sociale ormai insostenibile»

Si rivolge anche alla delegata Onu per i Diritti umani e all'Alto commissario Onu per i Diritti umani, considerando opportuno un suo intervento sulla situazione venezuelana «ormai insostenibile», il presidente della Conferenza episcopale venezuelana, mons. José Luis Azuaje, arcivescovo di Maracaibo, in un'intervista al sito dell'arcidiocesi di Santiago del Cile. 

L’appello dei vescovi, dice il presidente Cev, è di «riconoscere che c’è un popolo che è diventato soggetto. E’ il popolo il soggetto dei cambiamenti e trasformazioni che ci attendono. Quindi, il nostro compito è di coscientizzare attraverso la Dottrina sociale della Chiesa». Mons. Azuaje assicura di essere in contatto costante con il Vaticano e non esclude una sua mediazione, pur facendo notare che la precedente esperienza non è andata bene, per colpa del Governo e della sua mancanza di volontà di avviare un vero dialogo. Sull’ipotesi di intervento dell’Onu, e in particolare dell’alto commissario Bachelet, mons. Azuaje precisa: «Tutto quello che si può fare per cercare la concordia e per liberarci da questi lacci che abbiamo e che stanno generando violenza è benvenuto. Le organizzazioni internazionali esistono per questo. Però, sempre con l’assenso del popolo venezuelano», evitando il rischio che «le pressioni finiscano con il generare una violenza istituzionale ancora maggiore».

Oggi, alle 12 (ora di Caracas) nella sede della Conferenza episcopale venezuelana si terrà una conferenza stampa, nella quale i vescovi prenderanno posizione sulla situazione del Paese. Intanto sembra questione di ore la scelta di «forzare» il blocco agli aiuti internazionali, attraverso le frontiere di Colombia e Brasile, con il benestare del presidente autoproclamato Juan Guaidó.