Toscana

AFGHANISTAN, I TALEBANI UCCIDONO 10 OPERATORI DI UNA ONG CRISTIANA

Sdegno nella comunità internazionale per l’uccisione da parte dei talebani, nel nord dell’Afghanistan, di otto operatori sanitari occidentali e due afghani che lavoravano per un Ong di ispirazione cristiana. Sono stati messi in fila in un bosco prima di essere crivellati di colpi. L’esecuzione degli otto operatori della “Missione Internazionale d’Assistenza” (Iam), l’Ong di cui facevano parte tutte le vittime, è avvenuta ieri nel nordest dell’Afghanistan. Sei di loro erano medici dell’ospedale oftalmico Noor di Kabul. In totale il gruppo era composto da sette uomini, di cui cinque americani e due afghani, e tre donne, una statunitense, una tedesca e un’inglese, che formavano un team mobile che portava assistenza nelle zone più remote del Paese. Le salme sono state ritrovate grazie alla testimonianza di un interprete afghano risparmiato dai talebani perché musulmano. L’uomo ha ricostruito gli ultimi spostamenti degli operatori nella turbolenta provincia del Nuristan, dove hanno trascorso diversi giorni per visitare la popolazione locale. Nella rivendicazione, giunta da un portavoce dei talebani, gli esponenti dell’Ong vengono definiti “missionari cristiani” ed accusati di fare proselitismo con l’ausilio di alcune Bibbie in lingua dari. Questa tragedia – affermano i responsabili dell’Ong “Missione Internazionale d’Assistenza” – ha impatto negativo sulla nostra capacità di continuare a lavorare al servizio del popolo afghano. Si spera ora che l’accaduto non fermi il lavoro da cui traggono beneficio 250mila afghani ogni anno. (Fonte: Radio Vaticana)