Almeno otto civili hanno perso la vita in un bombardamento aereo della coalizione internazionale a guida americana nell’Afghanistan centrale: lo ha sostenuto oggi il capo della polizia della provincia di Ghazni, Mohammad Zaman, secondo il quale le vittime erano impiegati di una ditta privata di costruzioni. Ieri fonti di stampa locali avevano riferito che nel bombardamento erano stati uccisi più di 20 civili, tutti dipendenti della società di costruzioni; secondo l’ufficiale di polizia, al momento del raid stava avanzando nella zona una colonna di guerriglieri, in lotta contro il governo afgano e le truppe straniere che lo sostengono. A Kabul i comandi americani hanno sostenuto di aver avviato un’inchiesta per accertare le circostanze della strage. L’episodio, comunque, si inserisce in un contesto di violenze e insicurezza diffusa. Oggi un attentato dinamitardo contro un comando di polizia a Mazar-i-Sharif, il capoluogo della provincia settentrionale di Baghlan, ha causato la morte di due soldati stranieri e di due civili afgani, tra i quali un bambino. Fino a pochi mesi fa, sottolineano alcune fonti di stampa internazionali, Baghlan era ritenuta una delle zone del paese più sicure.Misna
