Toscana

Aeroporti Toscana. Corporacion: via? Possibile se viene stravolto piano

I nuovi soci del fondo sovrano di Dubai sono pentiti dell’investimento in Toscana Aeroporti? «Assolutamente no, lo ha detto Eurnekian che ha registrato il messaggio» per questa assemblea «non più tardi di ieri. Non è pentito. Qualcuno qualche tempo fa ci ha detto, volete vendere? Vi diamo il doppio di quello che ha investito. Ed Eurnekian ha risposto che noi non siamo investitori speculatori, siamo investitori per far crescere così come lo siamo sempre stati». Lo sostiene il presidente di Corporacion America Italia e vicepresidente esecutivo di Toscana Aeroporti, Roberto Naldi.

Il 12 ottobre si terrà una nuova conferenza dei servizi per autorizzare la realizzazione della nuova pista parallela dell’aeroporto di Firenze. Sarà l’ultima, viene chiesto a margine dell’assemblea degli industriali fiorentini? «Non so se sia l’ultima, per la conferenza dei servizi c’è tempo fino al 7 dicembre- sostiene-. Non sarà l’ultima, ma crediamo che sarà importante. Dopodiché abbiamo rispettato, e siamo pronti a rispettare norme e regolamenti tutti, fino in fondo. Ci aspettiamo di sentire dire delle cose da fare, ma a livello giuridico, tecnico e non fantasioso».

«Con un cambiamento stravolgente dal punto di vista degli impegni e del piano nazionale sulla cui base abbiamo investito, tutto può essere», aggiunge però il presidente di Corporacion America Italia, rispondendo a una domanda circa la possibilità di rinunciare agli investimenti sugli aeroporti toscani qualora dovesse permanere una linea intransigente da parte del governo. «Il piano- ricorda- prevedeva che il sistema aeroportuale toscano fosse costituito da due aeroporti strategici con due obiettivi di traffico, con due specializzazioni diverse, la realizzazione di una nuova pista a Firenze che non superava i problemi di sicurezza, perché Firenze è un aeroporto sicuro, ha delle limitazioni dovute al vento e dei vettori».

La proposta di una terza pista all’aeroporto Pisa e di un adeguamento con la sola pista di rullaggio a Peretola è un modo per far ripartire da zero l’iter autorizzativo? «Probabilmente lo è, ma forse dovrebbe essere detto così. Perché per sostenere tecnicamente che 1+1 fa undici bisogna essere molto bravi», ha risposto ancora Naldi ai giornalisti. «La pista dello scalo di Firenze è prolungabile con una pista di rullaggio – aggiunge -? È una stupidaggine tecnica così come è una stupidaggine tecnica proporre la terza pista a Pisa. È una fantasia. Non ce l’hanno Jfk, Heatrow, Gatwick, Malpensa».

Per Naldi sussiste una difficoltà giuridica insuperabile. «Non è fattibile dirottare finanziamenti pubblici a Pisa in quanto avendo più di 5 milioni di passeggeri non può ricevere finanziamenti secondo la legge europea- sottolinea-, a meno che non si esca dall’Europa». Quanto a Peretola, «è un city airport, lo è e lo sarà come Linate e Napoli. Non sarà mai uno scalo intercontinentale, lo abbiamo scritto in tutti i modi».

Naldi respinge anche quella che definisce «la sindrome della razzia dei fiorentini» a scapito dei pisani. «Se un traffico è aumentato è proprio quello di Pisa – rammenta -, l’unica linea trasferita è stata quella di Volotea da Firenze a Pisa, sono stati messi voli significativi a Pisa, il lavoro fatto è per valorizzare Pisa, nei limiti del possibile, all’interno di un sistema». Non è accettabile, conclude Naldi che è anche presidente di Corporacion America Italia, il socio di maggioranza di Toscana Aeroporti, «per un soggetto che gestisce 53 fra scali e sistemi aeroportuali consentire che vengano dette delle stupidaggini da parte di improbabili esperti».