Toscana

Aeroporti: opposizione, elezioni portano Giunta a non decidere su Peretola e Pit

«Sull’aeroporto di Peretola stiamo assistendo all’ennesimo rinvio delle responsabilità. Era stato ripetutamente garantito che questo pomeriggio sarebbe stata presa finalmente una decisione e invece si rinvia ancora. Probabilmente le imminenti elezioni portano Rossi a non prendere decisioni». Lo afferma, il consigliere toscano Udc e segretario provinciale di Firenze Marco Carraresi, in merito al rinvio della discussione in Giunta regionale sulla variante al Pit, prevista per oggi, necessaria per il progetto della nuova pista aeroportuale.

«E’ l’ennesima promessa mancata – aggiunge – del presidente Rossi che, dopo l’ulteriore scusa del processo partecipativo che si è tenuto a dicembre, oggi toglie di nuovo l’argomento dalla discussione in giunta». Secondo Carraresi “c’è anche chi ipotizza che la delibera verrà approvata il primo giorno utile dopo le prossime elezioni, ma Firenze e la Toscana non possono perdere altro tempo prezioso e rimanere paralizzati da veti e controveti tutti interni al Pd».

Il probabile rinvio al 27 febbraio dell’approvazione del Pit è, secondo Stefania Fuscagni (Consigliere regionale del Pdl, componente della Commissione Ambiente e Portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale) «una decisione che, se confermata, non può che esser letta come una “contropartita elettorale” fatta per strizzare l’occhio ai sindaci della Piana, per mettere in crescente difficoltà la maggioranza di centrodestra pratese e per tenere buona l’assessore Marson, punto di riferimento dei comitati ambientalisti di sinistra». «Del resto – prosegue – le mancate decisioni in materia territoriale, urbanistica e paesaggistica sono uno dei più enormi “buchi neri” della giunta Rossi e portano con sé tutte le contraddizioni della maggioranza di centrosinistra che così facendo paralizza la Toscana».

«Rimandare ancora queste decisioni – osserva Fuscagni – significa non risolvere il “nodo” di Peretola e soprattutto tenere congelate intere aree sia nella zona fiorentina che pratese. Le scelte legate al PIT, necessarie per lo sviluppo della nostra Regione, sono ferme da anni; e ora esse divengono “merce di scambio” per rafforzare il Pd alle prossime elezioni? Non a caso è proprio di oggi l’apertura del Presidente Rossi ai Comitati ambientalisti legati alla sinistra radicale. Mi aspetto una smentita, ma se le cose dovessero stare così – conclude Fuscagni – allora ancora una volta le esigenze della Toscana arriverebbero molto dopo i bisogni e le urgenze, tutte politiche ed elettorali, del Pd».

Per Vittorio Bugli, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, non c’è niente di strano. «Mancano poco più di due settimane al voto – spiega – e, francamente, troviamo serio sottrarre una decisione così importante all’agone elettorale. Oltretutto questo, come sanno bene le opposizioni, non ci farà perdere un solo giorno perché sarebbe stato impossibile avviare l’iter in Consiglio in questo periodo. Non temiamo il confronto, ma proprio perché vogliamo che di confronto si tratti, ci sembra cosa di buon senso e ragionevolezza tenere questo dibattito fuori dal clima di una campagna elettorale che finirebbe per “inquinare” la discussione, snaturando il merito della questione. L’opposizione – conclude Bugli – stia tranquilla: arriveranno le “decisioni” richieste e avremo modo di prenderle in un clima verosimilmente più sereno e produttivo, recuperando ampiamente questi pochi giorni».