Toscana

Aeroporto Firenze, rinviata la decisione. Rossi: lago Signa? Problema risolvibile

«È stata una discussione positiva, lunga, seria, approfondita. Sono state sviscerate tutte le questioni collaterali all’approvazione del masterplan dell’aeroporto di Firenze, ma alla fine solo due sono rimaste in sospeso: la realizzazione di un laghetto nell’area di Signa e la previsione della costruzione di un’infrastruttura nelle sue vicinanze, entrambe opere al di fuori dell’area aeroportuale vera e propria». Lo afferma, in una nota, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, al termine della seconda riunione della conferenza dei servizi che si è tenuta a Roma al ministero delle Infrastrutture. Al vertice ha preso parte anche l’assessore regionale ai Trasporti, Vincenzo Ceccarelli. «È importante sottolineare – precisa Rossi – che da quanto è emerso nel corso della riunione il ministero dei Beni culturali ritiene quel luogo idoneo per la localizzazione del lago e che i problemi riguardano esclusivamente la definizione del progetto, ritenuto ad oggi troppo generico. Dunque si tratta, a mio parere, di un problema risolvibile prima del prossimo appuntamento».

Con le delibere della Giunta e gli atti di indirizzo dell’assemblea toscana, assicura, «sono state superate tutte le obiezioni e tutti i dissensi presentati anche da alcuni enti locali. L’unica questione che resta aperta, a questo punto- prosegue- è questa relativa alla ricostruzione del lago, ma è evidente che si tratta di una cosa che non ha a che fare con l’investimento sull’aeroporto».

La convinzione del governatore è che «le obiezioni del Mibact sono fondate e troveremo il modo di dare in tempi rapidi risposte appropriate, per concludere finalmente il procedimento nella prossima seduta».

Rossi non nasconde che l’obiettivo della Regione fosse di arrivare all’approvazione già oggi, «ma il ministero dei Beni Culturali ha ritenuto che il progetto non fosse adeguatamente definito e che per poter dare un parere paesaggistico positivo, giustamente, occorresse una precisione progettuale maggiore». Quindi, conclude, «abbiamo convenuto, anche con Enac, di rinviare al 29 gennaio l’ulteriore riunione della commissione, con l’obiettivo di arrivare a questo appuntamento avendo definitivamente chiarito tutte le questioni».

«Ancora una volta, nonostante i proclami della vigilia, le velleità di chi vuole a tutti i costi il nuovo aeroporto si sono scontrate con la realtà. Il dato emblematico, però, sono stati i tentativi da parte del ministero dei Trasporti di chiudere oggi la conferenza, dando il via libera allo stravolgimento del nostro territorio». Lo affermano, in una nota, il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, e il suo vice Damiano Sforzi. «Il ministero ha smentito nei fatti le posizioni del suo ministro e della forza politica alla quale appartiene – aggiunge -: o Toninelli, oggi assente, mente sapendo di mentire o, più semplicemente, le sue affermazioni non rispecchiano la volontà del governo, senza che nessuno si sia preso la briga di avvisarlo. Auspichiamo che al più presto il presidente Conte si occupi di informare il suo ministro, così da risparmiargli in futuro altre pessime figure». Per Falchi e Sforzi si è trattato di una «brutta pagina in cui la politica è stata del tutto assente. È impensabile che di fronte ad un progetto così grande il governo non sia in grado di esprimere una posizione». La grande incertezza resta attorno a Signa: «Non è dato sapere cosa ne sarà delle opere sul territorio del Comune di Signa che la Regione si è precipitata ad annunciare questa settimana e che oggi sono di fatto bloccate dalla mancanza dei relativi progetti e delle necessarie autorizzazioni paesaggistiche, le cui carenze, d’altra parte, sono incredibilmente alla base del mancato parere completamente favorevole del Mibact». Complessivamente, «oggi per noi non è una vittoria, ma l’ennesima sconfitta della politica e del territorio, destinato, ancora per quasi due mesi, a restare ostaggio di un progetto incompatibile con qualsiasi prospettiva di sviluppo sostenibile».