Toscana
CIAD: UNHCR, DRAMMATICHE LE CONSEGUENZE DEGLI ATTACCHI A DUE VILLAGGI, AUMENTANO GLI SFOLLATI
Una situazione apocalittica, con corpi di vittime e case bruciate: così è stato definito da un operatore dell’Unhcr (Alto Commissariato Onu per i rifugiati), quanto accaduto nei villaggi di Tiero e Manero nel Ciad sud-orientale, a causa dei brutali attacchi del 31 marzo contro la popolazione. Centinaia di case sono state rase al suolo dal fuoco ha raccontato l’operatore, che vi ha fatto visita durante una missione di valutazione -, vi erano ancora corpi in decomposizione, carcasse di animali domestici colpite da pallottole, arsi dal fuoco o morti di sete. Diversi indizi lasciano ritenere che le persone hanno avuto poco tempo per fuggire. Sono già 9mila gli sfollati ciadiani alloggiati ora ad Habile e provenienti da 31 villaggi, che si aggiungono ad altri 9mila fuggiti da attacchi precedenti. Le stime delle vittime, secondo l’Unhcr, oscillano tra le 200 e le 400, ma sarà difficile calcolarne con precisione il numero esatto perché molte di loro sono state sepolte in fosse comuni. Molte delle persone più vulnerabili, soprattutto anziani e bambini, sono morti nei giorni seguenti di stenti e disidratazione durante la fuga. Circa 80 i feriti.