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CONSIGLIO UE, LE CINQUE PRIORITÀ DELLA PRESIDENZA SEMESTRALE SLOVENA

“Per dare il buon esempio agli altri Stati membri, la Slovenia si impegna a ratificare il Trattato di Lisbona all’inizio del 2008”: si tratta di una delle cinque priorità che la presidenza di turno del Consiglio Ue, retta dal governo di Lubiana, ha identificato nel proprio programma semestrale. La Slovenia è alla guida dell’Unione europea per tutto il primo semestre di quest’anno: l’agenda stesa dal premier Janez Jansa e dal ministro degli esteri Dimitrij Rupel (17 pagine nella versione ufficiale in lingua slovena) è stata concordata con le precedenti presidenze tedesca e portoghese e in relazione a quella francese, che sarà assunta da Parigi nella seconda metà dell’anno. Il secondo punto qualificante del programma semestrale riguarda “il lancio del nuovo ciclo della Strategia di Lisbona”, previsto con il summit di metà marzo: con l’obiettivo di sostenere la crescita e l’occupazione, la presidenza ritiene fondamentale “l’applicazione rigorosa dei programmi nazionali di riforma”. Secondo Jansa, “i settori principali della strategia che meglio rispondono alle sfide cui è chiamata l’Europa sono la ricerca, la conoscenza e l’innovazione, lo sviluppo di un contesto commerciale competitivo, gli adeguamenti del mercato del lavoro, le risposte alle sfide demografiche”. “Avanzare proposte percorribili per la soluzione del problema emergetico e climatico” è il terzo impegno che la presidenza slovena di turno del Consiglio Ue si assume per questo semestre. Il quarto obiettivo riguarda invece le “nuove prospettive dei Balcani occidentali”, la cui stabilità “è di importanza capitale per la sicurezza e la prosperità dell’intera Ue”. Tra gli impegni della presidenza emerge una citazione particolare per il futuro del Kosovo, da leggere in relazione al percorso di avvicinamento della Serbia verso l’Unione. La quinta priorità dichiarata da Lubiana per il semestre di presidenza riguarda “il dialogo tra le differenti culture, fedi religiose e tradizioni nel contesto dell’Anno europeo del dialogo interculturale”, che verrà inaugurato con una conferenza internazionale prevista il 7 e 8 gennaio nella capitale Lubiana.Sir