Toscana

CONVENZIONE: NUOVO PREAMBOLO SENZA RIFERIMENTI AL CRISTIANESIMO

Nel corso della nottata di ieri, il Presidium ha redatto una nuova versione del Preambolo della futura Costituzione Europea. Rispetto alla prima stesura, il testo sottoposto oggi ai Convenzionali – riuniti per l’ultima sessione plenaria prima della consegna della bozza di Costituzione durante il Vertice di Salonicco di settimana prossima – cancella sia il riferimento alla tradizione greco-romana sia la citazione della Filosofia dei Lumi. Se, da un lato, il riferimento esplicito al Cristianesimo (alla “tradizione giudaico-cristiana”, come richiesto da molti emendamenti presentati) incontra l’opposizione decisa del Presidium, la novità consiste nel secondo paragrafo del Preambolo, che recita: “Ispirandosi ai retaggi culturali, religiosi e umanistici dell’Europa i quali, sempre presenti nel suo patrimonio, hanno ancorato nella vita della società la sua percezione del ruolo centrale della persona umana, dei suoi diritti inviolabili e inalienabili e del rispetto del diritto”. La Convenzione discuterà oggi e domani sul Preambolo e sul capitolo delle Istituzioni Ue: per venerdì è attesa l’approvazione del documento finale che sarà consegnato al Consiglio europeo il 20 giugno.

Ecco il testo del nuovo Preambolo:La nostra Costituzione si chiama democrazia perché il potere non è nelle mani di una minoranza, ma della cerchia più ampia di cittadini.Tucidide II, 37

Consapevoli che l’Europa è un continente portatore di civiltà; che i suoi abitanti, giunti a ondate successive fin dagli albori dell’umanità, vi hanno progressivamente sviluppato i valori che sono alla base dell’umanesimo: uguaglianza degli esseri umani, libertà, rispetto della ragione;

Ispirandosi ai retaggi culturali, religiosi e umanistici dell’Europa i quali, sempre presenti nel suo patrimonio, hanno ancorato nella vita della società la sua percezione del ruolo centrale della persona umana, dei suoi diritti inviolabili e inalienabili e del rispetto del diritto;

Convinti che l’Europa, ormai riunificata, intende proseguire questo percorso di civiltà, di progresso e di prosperità per il bene di tutti i suoi abitanti, compresi quelli più fragili e bisognosi;

che essa vuole restare un continente aperto alla cultura, al sapere e al progresso sociale; che desidera approfondire il carattere democratico e trasparente della sua vita pubblica e operare a favore della pace, della giustizia e della solidarietà nel mondo;

Persuasi che i popoli dell’Europa, pur restando fieri della loro identità e della loro storia nazionale, sono decisi a superare le antiche divisioni e, uniti in modo sempre più stretto, a forgiare il loro comune destino;

Certi che, “unita nella sua diversità”, l’Europa offre loro le migliori possibilità di proseguire, nel rispetto dei diritti di ciascuno e nella consapevolezza delle loro responsabilità nei confronti delle generazioni future e della Terra, la grande avventura che fa di essa uno spazio privilegiato della speranza umana;

Riconoscenti ai membri della Convenzione europea di aver elaborato la presente Costituzione a nome dei cittadini e degli Stati d’Europa,

[I quali, dopo avere scambiato i loro pieni poteri, riconosciuti in buona e debita forma, hanno convenuto le disposizioni che seguono:]