Toscana

CONVENZIONE: VESCOVI EUROPEI (COMECE): IL RIFERIMENTO NEL PREAMBOLO A DIO E AL CRISTIANESIMO RESTA ESSENZIALE

“Il riferimento al contributo del Cristianesimo nel Preambolo della Costituzione europea resta essenziale e un richiamo a Dio sarebbe appropriato quale garanzia della libertà e della dignità dell’essere umano”. E’ quanto si legge in una nota del Comitato esecutivo della Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece), diffusa oggi, in cui viene data una valutazione al progetto di Costituzione dell’Unione, presentato domani a Salonicco.

Secondo la Comece “il progetto finale del Preambolo è un miglioramento della proposta originale fatta dal Presidium. Togliendo ogni riferimento alla civiltà greca e romana e al secolo dei Lumi, è stato riparato l’errore storico di omettere il Cristianesimo. Tuttavia un riferimento al Cristianesimo, senza il quale l’Europa non sarebbe ciò che è, resta essenziale”. Qualche riserva anche “sul richiamo all’Europa come ‘spazio privilegiato di speranza umana'” che, secondo i vescovi europei, “sembra rivelare una concezione troppo europeistica”. “Continuiamo a credere – scrivono – che un riferimento a Dio sia appropriato e necessario in questo testo costituzionale al quale potrebbe essere aggiunto senza discriminare nessuno”.

Allargando lo sguardo a tutto il testo del progetto costituzionale, i vescovi, “salutano con favore” l’inserimento della Carta dei diritti fondamentali, ritenuta “un passo fondamentale per la protezione dei diritti dei cittadini” e ne propongono “la ratifica da parte dell’Unione non appena questa avrà una personalità giuridica”. Parere favorevole, infine, sulla sezione riguardante “la vita democratica dell’Unione” che al Titolo VI promuove “la partecipazione attiva dei cittadini al processo democratico europeo” e più in particolare sul “progetto dell’art. 51 sulle Chiese e sulle comunità religiose”.Sir