Toscana

CULTURA: DA COMUNI TOSCANI 59 EURO A TESTA; SIENA TOP, MASSA IN CODA

E’ Siena la città toscana che spende di più in cultura per ogni singolo cittadino: 200 euro pro capite nei tre anni 2003-2005. Seguono Firenze, Prato, Pistoia e Lucca, con circa 80 euro pro capite medi. Fanalino di coda per Massa, poco più di 20 euro medi a cittadino. Lo rileva un’indagine dell’Irpet, l’Istituto regionale di programmazione economica. Secondo quanto emerso, il Comune è l’ente che spende più di altri – Stato, Regione e Province – in questo settore, dove destina risorse doppie rispetto alla media italiana. L’indagine è stata presentata in occasione dell’uscita di un volume, ‘Il cultural planning: principi ed esperienze’ a cura di Stefano De Martin e Pier Luigi Sacco, con la collaborazione dell’Irpet, dedicato alle potenzialità della cultura come vettore di crescita e innovazione sociale ed economica.

L’analisi della situazione culturale toscana è stata fatta da Patrizia Lattarulo dell’Irpet, che ha evidenziato tra l’altro la dimensione del settore: 9500 addetti (pari al 7,5% del dato italiano) e il trend positivo della crescita di valore aggiunto delle attività culturali, sportive e ricreative in regione (+3,1% dal 2000 al 2004). Osservando il ruolo dei diversi enti pubblici e fatto pari a 100 il bilancio consolidato, emerge che è il Comune l’ente che spende di più in cultura, con quasi il 60% del totale. Segue lo Stato (32%), mentre chiudono Regione e Province, entrambe con circa il 5% di spesa. Non tutti i comuni, però, spendono in maniera analoga e ci sono comuni più virtuosi, come Siena, e altri meno attenti, come Massa, ma anche Arezzo (che spende meno di quaranta euro annui pro capite) e Grosseto (45).

La spesa media pro capite rilevata dall’Irpet negli anni 2002-2004 è stata di 59 euro, circa il doppio della media italiana, di cui 36 destinati alla gestione corrente e 23 agli investimenti. Lattarulo tiene a sottolineare che, se è vero che i comuni più grandi e a più alta vocazione turistica spendono naturalmente di più, altri comuni, piccoli e a vocazione industriale come quelli dell’area del Valdarno, di Prato, della costa, hanno saputo inventarsi nuove dimensioni culturali tanto che il tasso di incremento della spesa per la cultura dal 2000 al 2004 è aumentato del 2,4% medio annuo contro lo 0,6% dei comuni a specializzazione terziaria. L’indagine rileva anche che su 287 comuni toscani, in 185 c’é almeno un museo e 98 hanno almeno un teatro. (ANSA).