Toscana

Centenario nascita don Milani: si è insediato il Comitato nazionale presieduto da Rosy Bindi

Nato per iniziativa della Fondazione don Lorenzo Milani, dell’Istituzione don Lorenzo Milani di Vicchio e dell’associazione di volontariato Gruppo don Lorenzo Milani di Calenzano, ha ricevuto l’alto patronato del Presidente della Repubblica e, con Rosy Bindi come presidente, si occuperà di incoraggiare le iniziative dedicate a don Milani promosse dalle diverse realtà, segnalandole su un sito pensato appositamente per il centenario, e di promuovere convegni nazionali in alcune città del Nord e del Sud Italia, a Firenze e nei luoghi che ne hanno visto la presenza pastorale.

Tra i temi che il comitato approfondirà nelle iniziative di cui si occuperà c’è «anzitutto la dimensione ecclesiale: insieme all’Arcidiocesi di Firenze vorremo riflettere sulla grande fede di questo prete, radice della sua libertà, e della sua visione ed esperienza di Chiesa – ha detto Rosy Bindi –. Ci occuperemo poi della dimensione della scuola, con un’attenzione particolare al fenomeno dell’abbandono scolastico, chiedendoci quali sono i “ragazzi di Barbiana” di oggi, e, infine, della dimensione sociale, toccando i temi della dignità del lavoro e della lotta alla povertà».

«Attraverso la Costituzione, con cui don Milani faceva scuola ai suoi ragazzi, verranno messi in evidenza agli aspetti della pace, di cui si occupò con la Lettera ai giudici e con la Lettera ai cappellani militari, dell’uguaglianza, della giustizia sociale e della dimensione della laicità», ha continuato. «Gli interlocutori saranno quindi la comunità ecclesiale, le scuole, gli insegnanti e la società civile tutta, ma, in particolare, ci piacerebbe coinvolgere in modo speciale i giovani, che potrebbero rimanere appassionati dalle parole di don Lorenzo su scuola, lavoro, pace, differenze sociali e primato della coscienza – ha detto poi –. Per questo verranno promossi concorsi, premi e borse di studio, anche a livello universitario, indirizzate agli studenti, in collaborazione con i ministeri competenti».

«In occasione del centenario – ha aggiunto Agostino Burberi, in rappresentanza della Fondazione don Milani – è stato chiesto alle case editrici Lef e San Paolo di ristampare tutti gli scritti che riguardano don Lorenzo e ci sarà un’attenzione particolare alla digitalizzazione dei documenti di archivio già in opera». Al termine dell’incontro è stato presentato il logo che accompagnerà le celebrazioni, nel quale campeggia il motto «I care»: «ciò che “I care” rappresenta è di grande attualità e mostra quanto don Milani abbia saputo anticipare e mettere in luce molti aspetti della nostra attualità: oggi il “prendersi cura” rappresenta la sfida più grande della nostra società dalla salute, alla famiglia, alle relazioni umane e al superamento dell’indifferenza», ha concluso Rosy Bindi.