Toscana

Centrali 118: Marroni, «passaggio da 12 a 3 entro il 2016». Misericordie: «Valorizzato il volontariato»

Si è riunita ieri pomeriggio a Palazzo Strozzi Sacrati la commissione tecnica incaricata di analizzare la valutazione del riassetto organizzativo delle centrali del 118, che ha presentato le conclusioni del suo studio. Secondo i risultati viene ribadito che il numero ideale per servire il territorio toscano è di 3 centrali operative del 118, così come esplicitato nel piano sanitario regionale vigente, nella delibera 1235 e nella legge regionale 40. A queste si affiancheranno altre 3 centrali operative, dedicate al trasporto sanitario ordinario. «Questo – ha spiegato l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni – è il risultato delle migliori evidenze internazionali più attuali in tema di gestione e qualificazione del servizio di emergenza-urgenza. La separazione delle due linee è importante perchè l’apparato dell’emergenza urgenza non deve essere, per così dire, ‘disturbato’ dalla linea dedicata al trasporto sanitario ordinario».

La commissione ha messo in evidenza una forte complessità nella realizzazione del passaggio, di tipo organizzativo e tecnologico. «E’ perciò richiesto un tempo di transizione – ha detto ancora Marroni – che prevede il passaggio da 12 a 6 centrali che in questa fase avranno compiti misti. Il passaggio è molto complesso perchè ci sono tempi lunghi legati alla implementazione delle infrastrutture tecnologiche, alla riorganizzazione delle procedure e alla formazione del personale».

Il governo del processo di transizione e gestione verrà affidato alla costituzione di un dipartimento regionale che comprenderà le 6 direzioni delle centrali operative, rappresentanti del volontariato e dirigenti della sanità. Il dipartimento avrà anche il compito di identificare le 3 centrali della configurazione finale. L’identificazione delle 6 centrali previste per la fase di transizione, di cui esiste già una lista preliminare, sarà sottoposta alla certificazione formale dei requisiti di sicurezza già presentati delle aziende. Tale certificazione viene richiesta dalle autorità competenti, quali genio civile e autorità di bacino. Gli esiti di tale cerificazione potrebbero accelerare il processo di concentrazione.

«Nella riorganizzazione complessiva – ha aggiunto l’assessore – la Regione effettuerà importanti investimenti nelle migliori tecnologie di comunicazione e georeferenziazione e per la formazione degli operatori. Entro breve verranno adottati gli atti che formalizzeranno tutto il processo. Si tratta di un grande investimento per migliorare la salute e la sicurezza dei cittadini toscani, una decisione presa insieme al volontariato, parte integrante del sistema di emergenza-urgenza e trasporto sanitario. Inoltre permetterà di allinearsi alla normativa europea del numero unico dell’emergenza (112). La Toscana – ha quindi concluso Marroni – si dota così di una rete di emergenza-urgenza ulteriormente migliorato, con l’obiettivo di porsi al massimo livello internazionale».

Il presidente delle Misericordie della Toscana, Alberto Corsinovi, esprime «soddisfazione per il risultato della Commissione tecnica sulla riorganizzazione delle centrali operative del 118 e per le decisioni annunciate ieri sera dalla Regione», con l’assessore Marroni. «In particolare –aggiunge Corsinovi- per il riconoscimento e la definitiva valorizzazione del nostro ruolo, riconosciuto non solo per l’impegno sul territorio ma anche nelle nuove centrali operative».

«Anche a regime – spiega il responsabile delle Misericordie – il sistema prevede infatti centrali operative per l’emergenza e per il trasporto ordinario, con un ruolo attivo e fattivo del volontariato all’interno di entrambe. Un chiaro riconoscimento del ruolo del volontariato è rappresentato anche dalla previsione della nostra presenza nell’istituendo Dipartimento regionale. Il tutto in linea con quanto a suo tempo previsto dalla legge regionale 70 del 2010 in materia di trasporto sanitario».

«Continueremo ovviamente – conclude Corsinovi – a fare la nostra parte anche in termini propositivi per migliorare la qualità del sistema».