Toscana

Contrasto alla povertà, Unicoop Firenze dona 40 mila euro al Banco Alimentare

La cooperativa, in collaborazione con la Fondazione Il Cuore si scioglie, dall’inizio della pandemia ha investito oltre 2,2 milioni di euro per sostenere i toscani più fragili, di cui 1,35 milioni per la campagna Nessuno Indietro. Obiettivo: contrastare le crescenti disuguaglianze.  

Insieme ai temi della disabilità, del disagio giovanile e della violenza di genere, l’emergenza alimentare è stata al centro della campagna. Tanti i piccoli e grandi interventi che, di concerto con le associazioni di volontario del territorio, hanno sostenuto chi non ha neanche le risorse per fare la spesa. Oltre alle raccolte alimentari di luglio ed ottobre, la cooperativa ha erogato buoni spesa alle associazioni di volontariato e ha promosso l’iniziativa La Spesa Sospesa con la raccolta alle casse nel mese di aprile 2020. A queste attività si aggiunge oggi il contributo per un valore di 40.000 euro al Banco Alimentare toscano.  

L’attività del Banco Alimentare si sviluppa soprattutto nel settore delle eccedenze: il sostegno di Unicoop Firenze finanzierà le attività di recupero di tutti quei generi alimentari, che, seppur ancora in ottime condizioni, non possono essere vendute. “Con questo secondo lockdown, da un lato abbiamo visto aumentare i bisogni, con oltre il 30% in più delle richieste di aiuto rispetto a prima della pandemia, dall’altro vediamo il concreto pericolo che tonnellate di cibo vadano sprecateI 40.000 euro donati da Unicoop Firenze sosterranno i costi della logistica e ci permetteranno di recuperare beni alimentari per ben oltre un milione di euro” afferma Leonardo Berni, presidente del Banco Alimentare della Toscana.  

“L’impegno della cooperativa per il contrasto della povertà alimentare è costante e si avvale della partecipazione dei soci e della collaborazione con le associazioni di volontariato – fanno sapere da Unicoop Firenze – Il rapporto con il Banco Alimentare è consolidato: pensiamo che solo nel 2020 fra il Centro Freschi di Pontedera e il magazzino di Scandicci abbiamo donato eccedenze per oltre 60 tonnellate. Insieme al Banco rinnoviamo la nostra presenza per limitare gli sprechi e aiutare chi in questo momento ha più bisogno: sono sempre più numerosi i nuovi poveri colpiti dalle conseguenze della pandemia e del lockdown. La rete solidale della Toscana ancora una volta si mobilita per sostenere i più fragili”.