Toscana

Coronavirus: tamponi rapidi nelle scuole. Le indicazioni operative della nuova ordinanza della Regione

Ai primi sintomi sospetti nei bambini e negli operatori scolastici (febbre superiore a 37,5 °C, oppure tosse, nausea, vomito, difficoltà respiratorie, mal di gola, diarrea, alterazione o perdita dell’olfatto e del gusto) scatta una serie di procedure operative di prevenzione per contrastare la diffusione del contagio e per una diagnosi immediata tramite il tampone antigenico rapido. 

La Regione Toscana aveva già approvato, con la deliberazione della Giunta regionale n. 1256 del 15 settembre scorso, indicazioni tecniche per la ripresa delle attività nelle scuole e nei servizi educativi. Con l’Ordinanza di oggi si danno disposizioni di maggiore dettaglio per ogni tipo di eventualità: dai casi sospetti di Covid a quelli confermati positivi o negativi; dalle condizioni cliniche che consentono il tampone/test e dove effettuarlo (presso i drive through, a livello domiciliare dalle Usca) per l’utilizzo dei test antigenici rapidi a come comportarsi in caso di tampone antigenico rapido negativo o positivo, oppure di test molecolari positivi, negativi o a bassa carica. “Non lasciamo nulla al caso e monitoriamo costantemente l’andamento dell’epidemia, in linea con gli indirizzi nazionali – commenta Giani –. Viviamo un’emergenza sanitaria senza precedenti, ma stiamo svolgendo tutti quanti insieme un lavoro straordinario di contrasto verso un nemico insidioso, che in questi mesi abbiamo imparato, però, a riconoscere. Se continueremo ad agire con buonsenso e responsabilità riusciremo ad avere la meglio sul Covid. Il personale scolastico e quello sanitario stanno dando il massimo come le famiglie e gli stessi ragazzi, che hanno compreso bene quanto sia importante che ciascuno faccia la sua parte. I tamponi rapidi ci consentiranno risposte immediate in termini di diagnosi e di tracciabilità, permettendoci di gestire adeguatamente eventuali situazioni che potrebbero mettere a rischio la salute non solo individuale, ma dell’intera collettività”. 

Queste disposizioni, valide da oggi e per tutta la durata dell’emergenza, tengono conto dell’attuale quadro normativo e potranno essere oggetto di ulteriori integrazioni o di eventuali modifiche, sulla base dell’andamento epidemiologico o del sopraggiungere di nuove indicazioni normative da parte del Governo.