Toscana

DIALOGO INTERRELIGIOSO, DALLA CONSULTA TOSCANA UNA DICHIARAZIONE DI PACE TRA LE CULTURE

Un documento in dieci punti per rendere esplicita la volontà di lavorare insieme per il dialogo interreligioso e la pace fra le culture. Una dichiarazione comune sul diritto del paziente al rispetto delle convinzioni filosofiche e religiose. Sono due i documenti presentati oggi durante una conferenza stampa tenuta a Firenze, presso la sede della presidenza regionale, dall’assessore Massimo Toschi insieme ad alcuni rappresentanti della “Consulta per il dialogo interreligioso e per la pace tra le culture” istituita presso la Regione Toscana. Due documenti che rappresentano – come ha sottolineato l’assessore alla cooperazione internazionale, perdono e riconciliazione fra i popoli – “un contributo assolutamente straordinario nel clima culturale e politico del nostro Paese”.

Istituita nell’autunno del 2005 la “Consulta per il dialogo interreligioso e per la pace tra le culture” rappresenta una novità ed un unicum nel suo genere nel panorama nazionale. Presieduta dal Presidente della Regione, o da un suo delegato, la Consulta è composta attualmente dai Presidenti di tutte le Province toscane e dai rappresentanti di tutte le confessioni religiose che operano in Toscana, che sono riconosciute dalla Costituzione italiana e dalla legge 1115/29 e che condividono il progetto di dialogo e collaborazione portato avanti dalla Regione Toscana attraverso l’assessorato di Massimo Toschi.

“I rappresentanti delle diverse religioni sono stati scelti – ha sottolineato ancora Toschi – dalle stesse confessioni religiose con la massima libertà e rappresentano tutto il territorio della Toscana. Il lavoro è stato intenso e accurato, ma assolutamente proficuo – ha tenuto a ribadire l’assessore – e oggi siamo in grado di presentare questi due documenti, che sono stati elaborati insieme e condivisi parola per parola.”

La dichiarazione per la pace tra le culture, che porta la firma dei rappresentanti cristiani (sia cattolici che delle altre chiese cristiane) come di quelli musulmani, ebrei, buddisti e bahai è una sorta di “decalogo” che servirà di base per il lavoro futuro. Le dieci espressioni chiave sono: dialogo, pace tra le culture, memoria, riconciliazione del mondo, fraternità, conoscenza, perdono, ascolto delle vittime, libertà religiosa, parola. Il primo obiettivo concreto, del quale sono già state poste le basi con la “dichiarazione comune sul diritto del paziente al rispetto delle convinzioni filosofiche e religiose”, è quello dell’assistenza spirituale pluriconfessionale nei luoghi di cura e del rispetto delle convinzioni di ciascun paziente. Al documento, che sarà ora portato all’approvazione della giunta regionale, farà seguito un lavoro teso a raggiungere accordi con le singole Asl per la traduzione in concreto di quanto affermato nella dichiarazione. Altri campi di azione riguarderanno le carceri e le scuole. Anche in questi casi Regione e Consulta si attiveranno con gli organismi responsabili al fine di aggiungere accordi operativi.

“Il lavoro compiuto dalla Consulta, che è un organismo aperto, al quale potranno aderire anche altre confessioni (purché in possesso dei requisiti richiesti, che hanno carattere oggettivo: riconoscimento della Legge 1115/29, operatività in Toscana, condivisione degli ideali portati avanti dalla Regione e dalla Consulta stessa) e i due testi approvati – ha concluso Toschi – dimostrano come sia possibile in concreto affermare cose forti e coraggiose per la pace e una nuova convivenza. Le confessioni religiose presenti in Toscana grazie al dialogo attivato con le istituzioni diventano un punto di riferimento e un esempio per tutto il Paese e mostrano che l’incontro e non lo scontro di civiltà è possibile”. (lpv)

Consulta interreligiosa: Dichiarazione per la pace tra le culture