Toscana

Da Arezzo un convoglio di aiuti alla diocesi polacca di Drohiczyn per i profughi ucraini

Questo pomeriggio intorno alle 18 è prevista la partenza da Arezzo di un tir carico di alimenti e generi di prima necessità alla volta di Drohiczyn, in Polonia. Il materiale è stato raccolto in questi giorni dall’infaticabile lavoro della Caritas della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e dalle Caritas parrocchiali ed è destinato alle necessità dei profughi in fuga dalla guerra in Ucraina.

Il convoglio, rappresenta soltanto il primo invio di materiale destinato alla diocesi di Drohiczyn, nella Polonia centro-orientale, vicino al confine, che in questi giorni sta già accogliendo migliaia di persone, in gran parte donne, anziani e bambini, che si sono ritrovati improvvisamente a dover lasciare le proprie case e rifugiarsi oltre confine, praticamente senza niente.L’iniziativa, arriva a partire dal solido rapporto tra l’arcivescovo Riccardo Fontana, vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e il vescovo Piotr Sawczuk, pastore della diocesi polacca, a seguito di un gemellaggio che lega in maniera fraterna le due Chiese. Sono otto i presbiteri originari della Chiesa di Drohiczyn che offrono il loro servizio nella diocesi toscana.I materiali donati (alimenti a lunga conservazione, medicinali, materiale per l’igiene personale, per bambini, ecc…) verranno gestiti dalla locale Caritas che in queste settimane si è attivata per gestire al meglio il grandissimo e repentino afflusso di profughi in Polonia.Prima della partenza del convoglio, il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, in qualità di rappresentante di tutta la provincia di Arezzo, apporrà il sigillo della città ai container. Un sigillo che poi verrà “rotto” dal vicario generale della diocesi don Fabrizio Vantini e dal rettore del Seminario diocesano don Andrzej Zalewski, che partecipano alla missione, una volta che il carico sarà arrivato a destinazione. Un gesto che da una parte garantisce la sicurezza della spedizione e dall’altra mostra simbolicamente la vicinanza tra la cittadinanza e le Chiese di Arezzo e di Drohiczyn.