Toscana

FIRENZE, DAL 9 AL 12 MARZO IL PRIMO SALONE IMMOBILIARE

Cinquanta espositori e 600 potenziali clienti di media per ogni espositore, 5000 immobili presentati sull’intera area metropolitana di Firenze, Prato, Pistoia e l’area dell’interland fiorentino; 1200 immobili di nuova costruzione, 900 solo nella città di Firenze. Con questi numeri si apre a Firenze il Salone immobiliare, la prima manifestazione nella città dedicata al mondo del mattone.

Da giovedì 9 a domenica 12 marzo dalle 11 alle 23 le porte del Saschall (Lungarno Aldo Moro) si apriranno gratuitamente a tutti coloro, privati e non, che sono alla ricerca di una casa o che vogliono entrare in contatto con il grande mercato dell’immobile. Saranno presenti tra gli espositori tre categorie specifiche: costruttori, agenzie immobiliari, banche e società finanziarie: «In un mercato dell’immobile che è molto frammentario e spesso è purtroppo volutamente confusionario – spiega Gerri Martinuzzi, della Camera di Commercio di Firenze – è importante dare più trasparenza e garantire maggiore sicurezza a quelle famiglie che mettono in gioco il loro risparmio di una vita per l’acquisto di una casa». «Abbiamo voluto la presenza in contemporanea di queste tre categorie per permettere a chi viene al salone di avere una panoramica completa del settore immobiliare. – chiosa Alessandro Nosei, amministratore del salone immobiliare – Chi cerca casa può visionare tramite foto, piante e plastici anche 500 immobili al giorno tra tutti quelli proposti sia dai costruttori stessi (e quindi case in costruzione), sia dalle agenzie immobiliari; può inoltre scegliere tra decine di mutui diversi proposti dalle banche o dalle compagnie finanziarie presenti; può infine rivolgersi ai commercialisti e avvocati che hanno aderito all’iniziativa e che saranno presenti per informare sulle normative in vigore. Si tratta di una manifestazione imperdibile perché fa risparmiare tempo ai privati, che altrimenti sarebbero costretti a girare per mesi e mesi fissando appuntamenti per visionare le case, permettendo di avere un contatto diretto, e non telefonico, con più realtà diverse contemporaneamente».

Allo stesso tempo, il salone garantisce alle grandi e piccole imprese che operano nel settore di avere la stessa visibilità: tra i vari espositori iscritti compaiono infatti sia i grandi nomi del mercato immobiliare, sia le piccole imprese, richiamate dai grandi vantaggi commerciali che possono ottenere da questa partecipazione. Da corollario al salone, un ampio programma di seminari e conferenze tenuti da esponenti delle istituzioni, Enti di ricerca del settore immobiliare, camera di commercio e professionisti con lo scopo di illustrare il mercato immobiliare fiorentino e le dinamiche che lo caratterizzano, le normative vigenti in materia di prima casa e di edifici in costruzione, gli aspetti legali sull’acquisto degli immobili e molto altro. I seminari, aperti a tutti, sono distinti fra quelli per gli utenti del salone e quelli per gli operatori. Il settore immobiliare fiorentino, è stato ribadito più volte nel corso della conferenza stampa, è ancora di carattere provinciale, caratterizzato cioè da una miriade di operatori che non possiedono una vera e propria cognizione globale dello scenario locale. Dalle analisi svolte, che mostrano un andamento molto simile a quello nazionale, viene spesso fuori l’importanza del Passaparola nella trasmissione delle informazioni sul mercato immobiliare. Il salone vuole così offrire un’occasione di incontro che sviluppi una visione metropolitana del mercato accrescendo di fatto la professionalità dei singoli operatori a vantaggio della sicurezza dei privati cittadini. Il successo ottenuto dal salone immobiliare in altre città europee come Roma, Parigi e Madrid e la larga adesione di costruttori, agenzie immobiliari e banche che in un mese hanno già prenotato tutti gli stand disponibili, fa ben sperare anche per questa volta. Rimane solo da valutare se l’aumento spropositato dei prezzi degli immobili in questi ultimi anni non scoraggi di fatto la voglia «di comprar casa».Sara D’Oriano