Toscana
GAS: COMITATO CONTRO OFF SHORE AL LARGO DI LIVORNO, RISCHI CONFERMATI DA STUDI
“Dispiace molto apprendere le dichiarazioni del Presidente della Regione Martini, il quale afferma che sarebbero irresponsabili e farebbero allarmismo coloro che, in realtà, si limitano a aprire gli occhi ai cittadini, fornendo precisi dati sugli incidenti internazionali avvenuti a simili impianti e sui rischi denunciati da autorevoli studi”.
Lo afferma in una nota il Comitato contro il Terminal Gas Off Shore dopo aver appreso che la giunta regionale toscana, nella seduta di ieri svoltasi a Lucca, ha dato parere positivo al Governo Berlusconi circa l’impianto Olt-OffShore di rigassificazione di gas metano liquido, che dovrebbe essere collocato a largo della costa livornese, davanti alla località turistico-balneare di Tirrenia.
“L’impianto -precisa il comitato – consiste in una nave gasiera lunga 240 metri e larga 40, collegata a terra attraverso un condotto sottomarino. E prevista inoltre una nave appoggio che notte e giorno dovrà evitare l’avvicinamento di imbarcazioni non autorizzate”. Per quanto riguarda le dichiarazioni del presidente della Regione, il Comitato afferma di notare che “lo stesso Martini implicitamente ammette che occorre una indagine ulteriore sul piano della sicurezza. Ha infatti incaricato l’ assessore all’Ambiente Artusa dei Verdi di contattare, paradossalmente, proprio l’Olt – la società costruttrice – per aprire un tavolo di verifica sulla sicurezza a cui far partecipare anche esperti internazionali accreditati”.
“Ma guarda caso – prosegue la nota -, la stessa società Olt dice che aveva già pensato di affidare entro la fine del mese a una società norvegese specializzata il compito di verificare la rispondenza del progetto agli standard di sicurezza internazionali. Ma allora la sicurezza c’é o non c’é? Le nostre preoccupazioni originarie ora aumentano, visto che, per ammissione della stessa giunta regionale, si dà contraddittoriamente una autorizzazione senza che preventivamente siano stati fugati tutti i dubbi sulla sicurezza dei rigassificatori e in particolare di quello offshore previsto a Livorno che sarebbe il primo al mondo costruito con una tecnologia sperimentale per questo tipo di impianto”. (ANSA).