Toscana

IL PAPA A BUSH: «VICINANZA AL POPOLO AMERICANO»

La “dimensione umanitaria della drammatica situazione vissuta dai due popoli israeliano e palestinese” e la “fiducia nelle risorse spirituali dei cattolici americani”, impegnati a “testimoniare i valori evangelici nella società”, nonostante “le difficoltà del momento”. Sono alcuni temi dell’incontro tra il Papa e il presidente americano George W. Bush, ricevuto martedì 28 maggio da Giovanni Paolo II prima di rientrare negli Stati Uniti, reduce dallo storico accordo di Pratica di Mare. Dopo aver ricevuto gli apprezzamenti del Pontefice per la sua “deferenza nel venire ad incontrarlo, in una giornata già piena di impegni” – ha riferito ai giornalisti il portavoce della sala stampa della Santa Sede, Joaquin Navarro Valls – Bush “ha illustrato al Santo Padre i risultati dell’incontro di Pratica di Mare, intrattenendolo pure su alcuni problemi di attualità” e ha ricordato la “cordiale visita” compiuta insieme con la sua famiglia a Castelgandolfo. Durante l’incontro privato di Bush con il Papa e i successivi colloqui del segretario di Stato statunitense, Colin Powell, con il segretario di Stato vaticano, card. Angelo Sodano, e con mons. Jean-Louis Tauran, “si sono passati in rassegna – ha informato Navarro – alcuni dei più pressanti problemi internazionali, tra cui quello mediorientale. Oltre agli aspetti politici, si è presa in considerazione la dimensione umanitaria della drammatica situazione vissuta dai due popoli israeliano e palestinese”, con un accenno “alla difficile situazione dei cristiani in Medio Oriente”. Il Papa, ha aggiunto il portavoce vaticano, “ha nuovamente espresso la sua vicinanza al popolo americano, in seguito agli eventi dell’11 settembre scorso” e “ha voluto esprimere, malgrado le difficoltà del momento, la sua fiducia nelle risorse spirituali dei cattolici americani impegnati a testimoniare i valori evangelici nella società”. Sir