Toscana

IRAQ, APPELLO PATRIARCA PER LIBERAZIONE SACERDOTE CALDEO RAPITO UNA SETTIMANA FA

“L’unica cosa che chiediamo è che non venga fatto del male a padre Saad Sirop Hanna e che il nostro sacerdote venga lasciato libero il prima possibile”: è l’appello che il Patriarca dei Caldei, monsignor Emmanuel Delly III, ha lanciato oggi attraverso la MISNA ai rapitori di padre Hanna, il sacerdote sequestrato esattamente una settimana fa, subito dopo la celebrazione dell’Assunta, nel quartiere meridionale di Dora a Baghdad “Chiedo a tutti di pregare affinché il Signore dia pace e sicurezza a tutti gli iracheni e a tutte le Chiese” ha detto ancora il Patriarca, il quale ha confermato le voci raccolte dalla MISNA nei giorni scorsi riguardo a un “ingente riscatto” chiesto per la liberazione del sacerdote. “Vogliono soldi. Non so quanti. Ma chi ha preso padre Hanna non ha neanche la minima idea del fatto che la Chiesa Caldea è una Chiesa missionaria che segue i suoi fedeli quando emigrano nel mondo e che vive delle donazioni e della generosità dei suoi fedeli” ha aggiunto alla MISNA monsignor Delly.

Fonti del patriarcato di Baghdad hanno detto di essere state contattate telefonicamente nei giorni scorsi da persone che si sono presentate come i rapitori di padre Hanna, le quali avrebbero confermato lo stato di buona salute del giovane sacerdote. Secondo le testimonianze raccolte nei giorni scorsi dalla MISNA il sequestro del padre caldeo (che ai primi di settembre sarebbe dovuto arrivare in Italia per terminare un dottorato in filosofia) sarebbe stato compiuto da un gruppo ben organizzato, in grado di evadere anche i controlli della sicurezza recentemente predisposti dal governo iracheno proprio intorno al quartiere di Dora. Negli ambienti cristiani di Baghdad la notizia del sequestro di padre Hanna continua a suscitare profonda preoccupazione, dal momento che nessuno dei precedenti sequestri che avevano coinvolto religiosi era mai durato più di 24 ore.Misna