Toscana

IRAQ, RINVIATO A DICEMBRE PROCESSO A SADDAM HUSSEIN

È stato rinviato al prossimo 5 dicembre il processo per la strage di sciiti nel 1982 a Dujail contro l’ex-presidente iracheno Saddam Hussein, al termine della seconda udienza iniziata ieri mattina e contrassegnata da contestazioni nei confronti degli avvocati d’ufficio da parte di due imputati, il fratellastro dell’ex dittatore, Barman Al Tikriti, e Taha Yassin Ramadan. La richiesta di aggiornamento del processo era già stata presentata dal collegio di difesa degli imputati, per poter studiare meglio le carte processuali.

Durante l’udienza Saddam Hussein ha definito l’aula “sede di un’occupazione militare”, denunciando di essere stato condotto in manette dai soldati americani fino alla sede processuale.

Intanto diplomatici occidentali stanno cercando di raccogliere notizie sui quattro operatori umanitari sequestrati in un quartiere della capitale Baghdad; per il momento è stato confermato che si tratta di un americano, un britannico e due canadesi. Del britannico si ha qualche dato in più: si chiama Norman Kember, è intorno ai 70 anni, professore in pensione ed è un militante pacifista della Chiesa battista. Nel frattempo due uomini politici sunniti, Iyad Alizi e Ali Hussein, esponenti del Partito islamico iracheno, sono stati uccisi con le guardie del corpo da un commando armato mentre viaggiavano in automobile nei pressi di Abu Ghraib, nella zona occidentale di Baghdad. Vittime di un attentato anche tre indiani con passaporto britannico, assassinati in un attacco contro un autobus nel sud di Baghdad.Misna