Toscana

IRAQ, RIPRENDONO VOLI COMPAGNIA AEREA IRACHENA, NEL PAESE CONTINUANO VIOLENZE

Per la prima volta dopo 14 anni di embargo contro il deposto regime di Saddam Hussein e dopo 18 mesi dall’inizio dell’offensiva militare guidata dagli Usa, un aereo della compagnia di bandiera di Baghdad ‘Iraqi Airways’ ha effettuato stamani il primo volo di linea, sulla rotta tra Amman, in Giordania, e la capitale irachena. Agenzie di stampa internazionali riferiscono che un ‘Boeing 737′ di colore verde scuro – per ora l’unico della flotta – è decollato alle 6:45 (ora italiana) in direzione di Baghdad. Un responsabile della compagnia ha detto che questo volo è solo “il primo passo” verso un ritorno alla normale attività; stando alle poche informazioni disponibili, sembra che la ‘Iraqi Airways’ opererà presto anche su altre rotte, in particolare Siria (da Damasco) e Dubai. L’annuncio della ripresa dei collegamenti aerei è stato diffuso solo ieri e sul primo velivolo non vi erano passeggeri; sembra che fino a poco prima del decollo non fossero disponibili nemmeno informazioni sull’esistenza di questo volo, probabilmente per motivi di sicurezza. A chi gli ha chiesto se si vi sono timori per l’incolumità dei viaggiatori, Isaac Esho, vicedirettore della compagnia, ha risposto così: “Non siamo preoccupati, i nostri aeromobili si assumono gli stessi rischi di tutti gli altri”. Le condizioni di sicurezza nel Paese – come la cronaca di ogni giorno dimostra – restano ancora molto inadeguate, soprattutto per i cittadini occidentali. Per ora non è chiaro quale sia il livello di richiesta da parte di possibili clienti (al momento non vi sono altre compagnie che operano regolarmente a Baghdad), anche se si fa notare che è più sicuro raggiungere la capitale irachena via aereo piuttosto che affrontare la pericolosa strada dalla Giordania, teatro di sequestri e assalti quotidiani.

Anche oggi, fin dall’inizio della giornata, giungono dall’Iraq notizie di rinnovate violenze: a Kirkuk, nell’Iraq settentrionale, almeno dieci persone sono rimaste uccise e 15 ferite – il bilancio è provvisorio – in un attentato suicida contro un centro di reclutamento e di addestramento della Guardia nazionale, un obiettivo ripetutamente preso di mira dalla guerriglia negli ultimi mesi.

A Baquba, circa 60 chilometri a nord di Baghdad, almeno nove persone sono rimaste ferite per l’esplosione di un proiettile di mortaio davanti all’ufficio informazioni di un istituto tecnico; ieri, nella capitale, venti persone sono rimaste uccise per l’esplosione di un’autobomba contro una stazione di polizia nell’affollata ‘Haifa street’, mentre in serata venivano segnalate decine di morti a Falluja per un bombardamento dell’aviazione americana, che avrebbe provocato anche molte vittime civili. (Misna)