Toscana

ISRAELE, ELEZIONI LEGISLATIVE: VITTORIA, MENO AMPIA DEL PREVISTO, A ‘KADIMA’

Con lo scrutinio delle schede pressoché totalmente completato (99,7%), il partito centrista ‘Kadima’ del primo ministro ‘ad interim’ Ehud Olmert, ha ottenuto 28 seggi su 120 alla Knesset (Parlamento) alle elezioni legislative celebrate ieri. I Labouristi di centro-sinistra si sono aggiudicati 20 seggi, mentre il grande schieramento di destra ‘Likud’ (11) è arrivato solo quinto, superato sia dal partito ultraortodosso sefardita ‘Shas’, con 13 seggi, che dai nazionalisti di estrema destra russofoni di ‘Israel Beitenu’, con 12 seggi. Nove seggi sono andati all’Unione Nazionale-Partito Nazionale Religioso (estrema destra), 7 al ‘Gil’ (Partito dei pensionati), 6 a ‘Yahadut-HaTora’ (ultraortodossi askenaziti) e 4 a Meretz'(sinistra); i partiti arabi si sono aggiudicati complessivamente 10 deputati (‘Hadash’ 3, ‘Raam-Taal’ 4, ‘Balad’ 3).

Il tasso di partecipazione ha segnato un record negativo con il 63,2% degli aventi diritto al voto. La scorsa notte, dopo la diffusione degli exit-poll, il presidente palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas) si era detto “pronto a condurre un negoziato diretto sulla realizzazione della ‘road map’ (l’itinerario di pace del cosiddetto ‘Quartetto’) se c’è un governo israeliano a ciò disposto”. Per bocca del primo ministro designato palestinese Ismail Haniyeh, Hamas ha chiesto che “il partito al potere nello Stato occupante, quale che sia, abbia il coraggio sufficiente per riconoscere i diritti del nostro popolo ad avere uno Stato palestinese con Gerusalemme capitale, per scarcerare i nostri detenuti, uomini e donne, e per riconoscere il diritto al ritorno (dei profughi del 1948)”.Misna