Toscana
Il fascino perenne degli antichi mestieri
Mestieri di un tempo che fu, che tendono almeno in parte a scomparire ma capaci ancora di suscitare ammirazione e interesse tanto da fare dello stand dell’Arsia il più affollato di tutta la manifestazione che pure offriva tanti allettanti stand prevalentemente enogastronomici. Buon segno, dunque, se fame e sete di conoscenza del nostro passato superano, o almeno stanno alla pari con la voglia di degustare un formaggio tipico o un ottimo vino. Il problema è che sempre meno giovani intendono imparare i vecchi lavori, che scompariranno del tutto se un giorno verrà meno il cosiddetto «know how», ovvero il relativo «sapere», il «mestiere» tout court, la particolare competenza e manualità collegata ad ognuna di queste realizzazioni. Ci vorrebbe un minimo di intervento pubblico per favorire il perdurare di queste attività, almeno laddove possibile, soprattutto dove sono richiesti interventi di ripristino o restauro strutturale altrimenti impossibili. E non è detto che non ci sia un ritorno economico perché alcuni prodotti, come la cesteria in genere e in particolare le grandi ceste di castagno, sembrano aver trovato una nuova giovinezza.