Toscana

Incendi: Coldiretti Toscana, con caldo e siccità +140% nei primi 5 mesi 2022

+140% incendi boschivi in Toscana nel 2022. L’ondata eccezionale di caldo portata questa volta dall’anticiclone Caronte, con temperature record unite ad un lungo periodo di piogge molto scarse come non si vedeva da molto tempo, ha contribuito ad innescare nei primi cinque mesi dell’anno 211 incendi che hanno bruciato complessivamente 354 ettari di suolo contro gli 88 di un anno prima che di ettari ne avevano mandati in fumo 130. E’ il pesante bilancio di Coldiretti Toscana sulla base dei dati statistici della Regione Toscana. E all’appello manca il mese di giugno dove solo nell’ultimo weekend si sono registrati nuovi eventi tra Arezzo, Pisa e Prato. Uno scenario preoccupate a cui la Regione Toscana ha risposto anticipando all’11 giugno il divieto assoluto di abbruciamenti di residui vegetali agricoli e forestali su tutto il territorio regionale e stanziando risorse aggiuntive per arginare i roghi, che purtroppo aggrava una situazione già molto critica nelle campagne toscane a causa dei rincari innescati dalla crisi in Ucraina e dagli effetti della siccità sulle rese delle coltivazioni.

Mentre il caldo torrido stringe d’assedio le città facendo registrare temperature da “bollino rosso” dove la colonnina di mercurio è destinata a raggiungere in molte zone i 40 gradi, nelle campagne e nei boschi le alte temperature e l’assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni con aree sempre più esposte al divampare delle fiamme con gran parte della regione classificato in stato di allerta massimo (rischio molto alto) secondo il Consorzio Lamma.

Una situazione drammatica – spiega Coldiretti Toscana – spinta dal cambiamento climatico che favorisce roghi più frequenti e intensi, con un aumento globale di quelli estremi fino al 14% entro il 2030 e del 50% entro la fine del secolo secondo l’Onu. Il mese horribilis è stato quello di marzo dell’anno in corso con 117 roghi che hanno bruciato complessivamente 287 ettari – è il mese di marzo con il maggior numero di eventi dal 2015 – ma anche aprile e maggio non sono stati da meno con rispettivamente 43 e 25 incendi. Ogni rogo – sottolinea Coldiretti Toscana – costa agli italiani oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici in un arco di tempo che raggiunge i 15 anni. Una situazione che aggrava il conto dei danni causati dalla siccità con la mancanza di precipitazioni che in regione – evidenzia Coldiretti Toscana – sono risultate in media addirittura dimezzate rispetto allo scorso anno. Siamo di fronte – continua Coldiretti Toscana – a una vera e propria emergenza nazionale per coltivazioni ed allevamenti travolti da una catastrofe climatica che si prefigura addirittura peggiore di quella del 2003 che ha decimato le produzioni agricole.

In Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, – ricorda Coldiretti Toscana – la tendenza al surriscaldamento è accompagnata da una più elevata frequenza di eventi estremi e sfasamenti stagionali che – continua la Coldiretti Regionale – sconvolgono i normali cicli colturali ed impattano sul calendario di raccolta e sulle disponibilità dei prodotti che i consumatori mettono nel carrello della spesa, con la siccità che taglia rese e raccolti.