Toscana

Incendio Monte Serra, Coldiretti: persi 10.000 ulivi, 6 milioni di danni

«Ci vorranno almeno 15 anni per rivedere i boschi sul monte Serra», nel pisano, teatro da quasi due giorni di un incendio che potrebbe aver incenerito «oltre 1.000 ettari di vegetazione», mentre per la Regione Toscana il conto si attesta sui 700 ettari. Le stime le fa la Coldiretti, che sottolinea: «Le fiamme hanno distrutto 10.000 piante di ulivo, anche secolari. Ulivi che dovranno essere ripiantati e ci vorranno almeno cinque anni prima che si torni a produrre». Il fuoco, inoltre, «ha colpito anche vigneti e castagneti. Per il settore agricolo la stima dei danni è salita da 4 a 6 milioni di euro». L’incendio avrà «pesanti effetti anche sul piano ambientale, per via della perdita di biodiversità, tra animali morti e la distruzione di ampie aree di bosco, ovvero quei polmoni verdi che concorrono ad assorbire l’anidride carbonica responsabile dei cambiamenti climatici», spiega Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana. Nelle foreste inghiottite dalle fiamme, continua, saranno inoltre «impedite per anni tutte le attività umane tradizionali, come la raccolta della legna, delle castagne e dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica come la cerca dei funghi». Per Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana, «superata l’emergenza occorrerà intervenire rapidamente per far ripartire le attività produttive, anche con interventi straordinari per il reimpianto delle coltivazioni». Però, «occorre aver presente che oltre ai costi necessari per ripristinare la produzione, andranno aggiunti i danni per le mancate produzioni». In sostanza, conclude De Concilio «bisognerà quindi tener conto della sopravvivenza delle aziende di quei territori, che vivono di agricoltura».